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  • Le nuove regole del lavoro pubblico nella riforma brunetta

    Riforma Brunetta

    Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il decreto di attuazione della ´riforma Brunetta´ (D.Lgs. 150/09) entra nella sua operatività. Molte le novità del decreto che modifica le regole del lavoro pubblico in direzione di un rafforzamento dei poteri e delle responsabilità della dirigenza nella guida del cambiamento. Tra i capitoli di maggior rilievo: la strumentazione per la misurazione delle performance, il più stringente legame tra produttività e incentivi, la riforma della contrattazione e del rapporto tra legge e contratto, il rafforzamento degli strumenti disciplinari.
    Il decreto legislativo 150/2009 consente alle amministrazioni pubbliche di organizzare il proprio lavoro in un’ottica di miglioramento continuo. A questo fine, è prevista l’introduzione di un ciclo generale di gestione della performance. Per produrre un miglioramento tangibile e garantire una trasparenza dei risultati, il ciclo di gestione della performance offre alle amministrazioni un quadro di azione che realizza il passaggio dalla logica dei mezzi (input) a quella dei risultati (output ed outcome). Per facilitare questo passaggio, il decreto definisce le seguenti azioni: Le amministrazioni redigono un Piano triennale di performance, nel quale vengono elencati gli obiettivi strategici e quelli operativi, nonché le azioni specifiche di miglioramento. L’obbligo di fissare obiettivi misurabili e sfidanti su varie dimensioni di performance (efficienza, customer c/o Ministero per i Beni e le Attività Culturali – 00186 Roma – Via del Collegio Romano, 27 Tel. 06 6723 2348 – 2889 Fax. 06 6785 552 – [email protected] – www.unsabeniculturali.it 2 satisfaction, modernizzazione, qualità delle relazioni con i cittadini), costituisce una delle sfide della riforma, perché mette il cittadino al centro della programmazione (customer satisfaction) e della rendicontazione (trasparenza); Annualmente, le amministrazioni presentano una relazione sui risultati conseguiti, evidenziando gli obiettivi raggiunti e motivando gli scostamenti, il tutto nel rispetto del principio di trasparenza che implica il coinvolgimento di cittadini e stakeholders in momenti di incontro chiamati “le Giornate della Trasparenza”; Una correlazione forte tra performance delle organizzazioni e performance dei dirigenti e dei dipendenti. In sintesi, non si possono avere amministrazioni scarse e dirigenti e dipendenti eccellenti. È importante rilevare che il decreto prevede che gli obiettivi possano essere assegnati anche a più dipendenti, in modo tale da garantire uno spirito di coesione ed un lavoro di squadra laddove i processi amministrativi coinvolgono più strutture all’interno di una stessa amministrazione. A sostegno di questo nuovo concetto, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche predisporrà ogni anno una graduatoria di performance delle singole amministrazioni statali su almeno tre livelli di merito, in base ai quali la contrattazione collettiva nazionale ripartirà le risorse premiando le migliori strutture e alimentando una sana competizione.

  • Prendi appuntamento con la prima colazione

    Prendi appuntamento con la prima colazione

    La prima colazione è un pasto importantissimo:

    l’abitudine a consumarla si associa a un migliore stato di salute e di benessere a tutte le età. In questi ultimi anni le società scientifiche internazionali si stanno trovando d’accordo sul suo ruolo, anche in Paesi con stili alimentari diversi tra loro.

    prima-colazioneLo scopo della prima colazione è fornire l’energia necessaria ad affrontare la giornata e, pertanto, deve essere adeguata sia in termini di quantità che di qualità. La mattina appena svegli siamo a digiuno dalla sera precedente e prolungare questo periodo ha effetti negativi sulla salute e sulle nostre scelte alimentari.   Saltare il primo pasto è associato a una riduzione della capacità di concentrazione e, in particolare nel bambino, si manifesta con difficoltà di memorizzazione e di attenzione. Il sistema nervoso centrale ha bisogno di nutrirsi bene per supportare la crescita, i processi cognitivi e le funzioni dell’organismo. L’assunzione di una buona colazione è, pertanto, il primo passo della giornata verso il rifornimento corretto di nutrienti.

    Mangiare al mattino permette di non arrivare al pranzo troppo affamati: è un gesto semplice che fa sentire più sazi. In alcuni studi epidemiologici si è visto come il consumo quotidiano della colazione si associ alla riduzione dei livelli plasmatici di colesterolo LDL e ad uno stile di vita più sano e regolare. Nel 2007 un altro studio ha messo in luce come “saltare” la prima colazione fosse anche associato al sovrappeso e all’inattività fisica. La colazione deve fornire il 15-20{87a6ebfd706b98f868854ef4db7e743910af1d5777d130b3e25eae602e76e663} dell’energia totale quotidiana ed è costituita da lipidi, carboidrati a differente indice glicemico e proteine. Anche  per questo pasto la regola da tenere a mente è cercare di variare il più possibile le scelte alimentari nell’arco della settimana:  ruotare differenti sapori e presentare in maniera diversa gli alimenti rende più accettabile e divertente l’assunzione della prima colazione anche da parte dei bambini.

    Prendiamo pane, biscotti secchi, fette biscottate, muesli, che forniscono energia di rapido utilizzo, uniti a un frutto,  fonte di fibre, e ad un bicchiere di latte intero, parzialmente scremato, oppure a uno yogurt e abbiamo creato la colazione perfetta. Il latte di soia, meglio se arricchito in calcio, può sostituire il latte vaccino per le persone intolleranti al lattosio e, se mangiare al mattino presto provoca una fastidiosa sensazione di nausea, è importante non aspettare fino al pranzo, ma spezzare il digiuno con uno spuntino. La fretta molto spesso porta a sottovalutare il primo pasto della giornata e un altro motivo che spesso porta a non consumarlo è fare una cena troppo ricca la sera precedente, oppure consumarla  tardi. È giusto, però, provare a ritagliarsi uno spazio per non perdere mai l’appuntamento mattutino con la prima colazione e insegnare ai bambini quanto sia essenziale renderlo parte della routine.

  • Il pipistrello più piccolo del mondo

    Il pipistrello più piccolo del mondo

    Il pipistrello più piccolo del mondo – Nel 1973 il biologo thailandese Kitti Thonglongya insieme alla sua équipe catturò una cinquantina di pipistrelli sconosciuti in caverne vicino alla cascata di Sai Yok, in Thailandia. Inviò alcuni esemplari al dott. John E. Hill, presso il Museo di Storia Naturale di Londra. Purtroppo il biologo morì senza sapere d’aver scoperto una nuova specie di pipistrello, che in suo onore Hill chiamò Craseonycteris thonglongyai. Il nome comune è pipistrello calabrone, o pipistrello farfalla.

    il-pipistrello-piu-piccolo-del-mondoLungo circa 3 centimetri e con un’apertura alare approssimativa di 13 centimetri, questo pipistrello è il più piccolo che si conosca ed è anche uno dei mammiferi più piccoli del mondo. Proprio per le sue dimensioni ridotte viene chiamato pipistrello calabrone. Altre caratteristiche distintive sono il muso che ricorda quello dei maiali, la totale assenza di coda e le grosse orecchie che presentano traghi rigonfi (sporgenze cartilaginee del padiglione auricolare).

    Un habitat minuscolo

    Il pipistrello calabrone si può trovare solo nel parco nazionale di Sai Yok in Thailandia e in zone limitrofe del Myanmar. Come molte altre specie, per cacciare gli insetti si serve dell’ecolocazione. Essendo dotato di ali lunghe rispetto alle dimensioni del corpo, questo mammifero è un ottimo volatore, cosa che gli permette di librarsi tra il fogliame degli alberi e catturare al volo le sue prede. Preferisce appendersi al caldo nelle parti superiori delle caverne di calcare dai soffitti alti e dalle molte camere, in quanto offrono una maggiore protezione e riducono la dispersione termica, fattore importante per dei mammiferi a sangue caldo così minuscoli. È un animaletto sorprendente a cui il Creatore ha dato un istinto e delle capacità davvero notevoli.

    Dato che è una specie molto rara e vive in un’area circoscritta, il pipistrello calabrone rischia l’estinzione se la situazione non migliorerà. Si è cercato di proteggerlo in modo più adeguato, ma la deforestazione, l’abbattimento degli alberi, la costruzione di strade e il turismo continuano a rappresentare una minaccia. Non sappiamo se questo minuscolo mammifero riuscirà a resistere all’intrusione dell’uomo nel suo fragile habitat.

  • Cinque idee per scrivere un post creativo e di successo

    Cinque idee per scrivere un post creativo e di successo

    Se sei un blogger attivo non puoi che avere necessità di idee creative per poter offrire sempre contenuti originali e ben fatti. Vediamo cinque idee per scrivere post creativi:

    Cinque idee per scrivere un post

    Cinque idee per scrivere un post·              Raccontate una storia di Business

    Ai lettori piaccono le storie concrete, oltre alla teoria e alle buonissime tesi che potete fornire con i vostri articoli. Le storie concrete, i risultati, sono fondamentali per dare credito a tutto quello che fate. Altrimenti tutto il lavoro teorico sembra non essere davvero utile. Ci piacciono le storie, i libri e i film non sarebbero così popolari altrimenti. Abbiamo visto tutti il successo dei post sulle case history di social media marketing.

    ·              Usate gli altricoli degli altri

    Ovviamente non si tratta di copiare. Se siete degli esperti in un certo argomento ma vi mancano le idee per un nuovo articolo, non c’è problema: leggete i blog simili al vostro  e vedrete che riuscirete ad avere spunti dai quali cominciare. Le idee non nascono dal nulla, da qualche parte devono anche cominciare.

    ·              Cultura popolare

    Anche se non è molto diffuso come metodo, può rivelarsi davvero curioso e interessante. Mi è capitato di leggere articoli di alcuni blogger molto bravi che riescono a fare parallelismi creativi tra il vivere quotidiano, gli show televisivi,  i giochi per pc e l’argomento di cui parlano sempre. Per esempio un parallelismo tra il Super Mario e il Buzz Marketing sarebbe interessante.

    ·              Interviste

    Uno dei modi più semplici di rimediare contenuti originali è quello di intervistare qualcuno. Parlate di cucina? Intervistate un bravo cuoco. Parlate di giardinaggio? Intervistate un bravo biologo.

    ·              Paesaggi

    Uno dei tanti modi e quello di descrivere il proprio paesaggio o attrazioni turistiche che stanno nella vostra zona. Parlare di una villa importante, un museo, una mostra e cosi via.
     
    Questi sono solo alcuni degli spunti per scrivere contenuti interessanti. Potete trovarne altri… nella vostra creatività.

  • Perdere peso in estate? Ecco alcuni consigli utili.

    Perdere peso in estate? Ecco alcuni consigli utili.

    Perdere peso in estate? Ecco alcuni consigli utili.

    L’estate è un eccellente periodo per perdere peso e rimanere in forma, oltre che per liberarsi delle fastidiose e sempre odiate “maniglie dell’amore”. Quali sono i motivi che trasformano la stagione calda dell’anno in un momento ideale per perdere il peso eccessivo?

    Prima di tutto dobbiamo ringraziare la luce del sole, che arriva sulla terra in maniera più forte e costante e consente al nostro corpo di aumentare i livelli di serotonina, un processo che riduce la necessità di mangiare, in maniera particolare se si tratta di cibi fuori pasto e “consolatori” (che poi, per dirla tutta, sono quelli peggiori da un punto di vista della forma fisica). Se a questo si aggiunge che molte persone tendono a mangiare di meno quando fa più caldo, ecco un altro punto in favore del perdere peso.



    Perdere peso in estateL’estate ci mette a disposizione dei cibi che è difficile trovare in altre stagioni dell’anno, così freschi almeno, e che sono degli alleati del dimagrimento. I cetrioli (una buona fonte di silice, buono per la pelle), le pesche (buona fonte di fibre), gli asparagi e i broccoli (pieni di proteine, che fanno sentire sazi più a lungo) sono tutti esempi eccellenti. E’ da ricordare che il corpo misura i nutrienti, non le calorie, dunque mangiare cibi qualitativamente migliori permette di consumare meno cibo, ingurgitare meno calorie e perdere peso. Come suggerito da Pancia Piatta Fitness, nella pagina che parla di dieta per l’estate, nei giorni più caldi dell’anno è utile anche mangiare molta frutta e verdura. Pompelmo, arance e kiwi sono delle eccellenti buoni di vitamina C, la quale si rivela utile nel bruciare i grassi in eccesso nel corpo. Rimanendo in tema di frutta, in estate si trovano tantissimo le angurie, frutti rossi che sono composti per la maggior parte di acqua. Si tratta di una frutta eccellente anche per perdere peso, in quanto è poco calorica. Inoltre, contenendo davvero un sacco di acqua, aiuta a rimanere idratati. Sembra strano, ma un'altra cosa che aiuta a perdere peso in estate è tenere un vassoio di frutta sul tavolo. Uno studio americano dalla Smell and Taste Foundation in Chicago ha scoperto che le persone che hanno odorato della frutta prima di ogni pasto, hanno perso più peso rispetto a quelle che non l’hanno fatto, o che hanno fiutato, ad esempio, dei fiori. In qualche modo, l’odore di cibo sazia lo stomaco ancor prima di mangiare. Uno studio condotto dall’International Journal of Obesity ha invece provato che coloro che hanno mangiato in contenitori trasparenti avevano la tendenza a mangiare di più rispetto a chi ha usato contenitori opachi. Questo perché, psicologicamente parlando, guardare il cibo fa venire più fame. Ecco infine alcuni consigli utili per la vostra dieta dell’estate:

    • Ricorda che è fondamentale controllare quanto si mangia, non quello che si mangia. Il vero segreto per perdere peso non è rinunciare a qualcosa, ma non esagerare con le porzioni;
    • Evitare di assumere calorie “vuote”, come quelle delle bibite gasate o delle farine raffinate (come la pasta e il pane bianchi);
    • Bere molta acqua, che tra l’altro riempie lo stomaco facendo passare lo stimolo dell’appetito;
    • Anche se solo per 30 minuti al giorno, è importante fare esercizio fisico;
    • Ricordarsi di mangiare tanta frutta e verdura;
    • Mangiare pasti più piccoli ma ad intervalli più frequenti;
    • Fermarsi quando si è soddisfatti, non quando si è pieni. Non è necessario pulire necessariamente il piatto;
    • Se proprio bisogna scegliere della pasta o del pane, meglio optare per le versioni integrali;
    • Farsi delle concessioni ogni tanto, degli strappi alla regola. Seguire in maniera rigida una dieta non è mai una cosa positiva.

  • Villa Jovis Capri

    Villa Jovis Capri

    Villa Jovis Capri

    Una vasta area antica e affascinante: Villa Jovis.

    Villa-Jovis-CapriLa Villa di Jovis, edificio conosciuto anche con il nome di “Villa di Tiberio” si fa notare subito nel panorama caprese per le sue dimensioni davvero notevoli: in effetti, essa occupa un’area di ben settemila metri quadrati e si fa fatica anche a immaginare come, ai tempi del suo massimo splendore, fosse addirittura più vasta e ampia. Possiamo però immaginare l’intero splendore della costruzione nella sua struttura originaria: l’intero complesso era articolato intorno a quattro cisterne che venivano utilizzate per la raccolta dell’acqua piovana. Uno degli elementi più interessanti si trovava senza dubbio nella parte meridionale della villa, con il celebre e raffinato “quartiere del bagno”, il quale beneficiò di due fasi di costruzione per la sua completa realizzazione. A uno sguardo d’insieme, l’attenzione e l’occhio del turista verranno sicuramente attirati dalla zona più occidentale, con una gran varietà di locali sfruttati per il lavoro della servitù con le cucine e quant’altro, i magazzini e i due piani, uno sovrapposto all’altro, adibiti ad abitazione privata. Il nome alternativo di Villa Jovis ci fa intendere in maniera chiara anche la sua origine così antica: della residenza in cui era solito riposarsi e condurre alcuni soggiorni l’imperatore Tiberio si possono ancora vedere il vestibolo con il suo pratico terrazzamento che, con tutta probabilità, doveva essere utilizzato con la funzione di splendido belvedere. Ci sono poi due splendide sale che presentano dei graziosi ed eleganti frammenti di tipo pavimentale con pregiati marmi incastonati a mo’ di intarsio. La visita della villa prosegue poi con alcune rampe e gradinate che conducono fino alla lunghissima loggia dell’edificio (oltre novanta metri).
    CONTENT CURATION: I PASSI DA SEGUIRE



    Le principali attrattive della Villa.

    Il lembo estremo a est dell’isola di Capri è letteralmente dominato dal Monte Tiberio e dalla sua villa che svetta in cima, quasi come un naturale proseguimento. È proprio da qui che l’imperatore Tiberio governò in maniera incontrastata l’impero romano, addirittura per undici lunghi anni: la vita quotidiana di Tiberio era piuttosto riservata e solitaria, anche se non mancavano le passeggiate allietate dallo splendido belvedere. Come mai il sovrano aveva scelto proprio tale villa in un’isola così decentrata rispetto al centro dell’impero? Molti storici hanno parlato di una probabile malattia, forse la tubercolosi, che lo affliggeva da lungo tempo: l’aria marina di Capri era stata la cura consigliata per una pronta guarigione. Altri ancora hanno invece azzardato un’ipotesi più politica, con l’imperatore esiliato volontariamente in questi luoghi. Dunque, è abbastanza semplice riuscire a immaginare una villa davvero sfarzosa nelle dimensioni e negli utilizzi, ma anche un sovrano ammalato e rintanato nella sua timidezza e solitudine; ciò nonostante, furono anche eretti altri undici palazzi tutti intorno alla villa, una sorta di piccola cittadella. CONTENT CURATION: I PASSI DA SEGUIRE

    I bagni di Tiberio.

    Villa Jovis assumeva i suoi caratteri più brillanti nel corso della stagione estiva. In effetti, Tiberio era solito trasferirsi fino alla costa del Mar Tirreno, in mezzo a quel complesso di costruzioni che oggi viene conosciuto col nome di “bagni di Tiberio” appunto. Qui, il sovrano era solito fare i propri bagni in un’atmosfera da sogno e molto rilassante, visto che gli architetti si erano impegnati al massimo nel creare una struttura che fosse il più confortevole possibile. L’acqua piovana che veniva raccolta nelle cisterne, invece, aveva un uso principale: infatti, si trattava di un liquido preziosissimo, utile per erogare poi acqua pura e potabile nei secoli a seguire fino a quello che è oggi il centro storico dell’isola. La posizione di Villa Jovis è davvero strategica e dalla sua altezza così sublime e gradevole non si può non essere conquistati completamente dal panorama sottostante, con Ischia, Procida, l’azzurrissimo Golfo di Napoli, Sorrento e il Cilento che si perdono a vista d’occhio, una cartolina da imprimere a fondo nel cuore.

  • Content Curation è importante??

    Content Curation è importante??

    Content Curation perché è importante!!

     

    La content curation è la pratica che permette di mettere ordine sul Web e di offrire al proprio pubblico contenuti rilevanti e realmente utili.

    content-curationCon la nascita e la proliferazione dei blog, dei siti dinamici e soprattutto dei social network si è creato un vero e proprio sovraccarico informativo (tecnicamente information overload).
    I contenuti sono diventati tanti, troppi e spesso non sono esaustivi e pertinenti alle ricerche degli utenti.
    È nata così l’esigenza di mettere ordine sul Web e di garantire una miglior fruizione dei dati e delle informazioni da parte di chi cerca materiale rilevante su un argomento specifico.
    La content curation è la pratica con cui si riutilizzano contenuti già esistenti, mixandoli e riorganizzandoli seguendo una metodologia ben precisa.  Si otterranno dei contenuti del tutto originali, pronti per essere letti e condivisi da chi è interessato ad  argomenti  che riguardano una determinata nicchia di mercato.
    Apparentemente si potrebbe avvicinare la cura dei contenuti all’attività meccanica di aggregazione di siti e software esistenti già da tempo, in realtà si tratta di una pratica del tutto nuova.
    Il lavoro che distingue la curation dalla semplice raccolta e ripubblicazione di contenuti è un lavoro umano, di scelta ponderata e di filtraggio. il curatore non solo utilizza materiali già esistenti, ma li arricchisce aggiungendo del suo (ad esempio dei commenti) a ciò che ha trovato in rete.



    CONTENT CURATION: I PASSI DA SEGUIRE Gli step da seguire per fare correttamente content curation sono principalmente tre: Scelta delle fonti e aggregazione. Il curatore deve raggruppare i siti più attendibili che parlano di un argomento specifico, per poi estrarne solo i contenuti più adatti da offrire ad un determinato pubblico. Filtraggio e selezione. Chi si occupa di content curation deve aver gusto e saper attingere dal Web solo ciò che  può essere realmente rilevante per chi è interessato ad una nicchia di mercato precisa. Condivisione. Sottolineando ancora che non si tratta di un lavoro meccanico, ma umano, si arriva poi all'ultima fase della curation, quella della condivisione. Si devono scegliere con cura i canali più adatti  per diffondere nel migliore dei modi i lavori creati, in modo da garantirne la massima viralità. I VANTAGGI DELLA CONTENT CURATION La content curation è vantaggiosa sia per chi la fa sia per i lettori. I curatori acquisiscono maggiore visibilità ed autorevolezza agli occhi di chi è interessato ad argomenti di nicchia. Gli utenti a loro volta non dovranno più affannarsi nella ricerca di ciò che è realmente utile; sono i content curator che fanno questo giornalmente, offrendo contenuti "curati" sui loro spazi web (blog, siti ecc) e utilizzando servizi ad hoc come Scoop.it, Flipboard, Paper.li ed altri. info autore Dario Fornarelli : https://twitter.com/dariofornarelli

  • Cosa visitare a Firenze

    Cosa visitare a Firenze

    Cosa visitare a Firenze

    “ E come’l volger del ciel de la luna cuopre e discopre i liti sansa posa cosi fa fiorenza la fortuna”

    Dante, Paradiso canto XVI

    “Florentia” la florida fu il primo nome dato a Firenze e mai nome fu tanto meritato.

    Cosa visitare a Firenze
    Cosa visitare a Firenze

    Culla del rinascimento, la città inizio un’ascesa senza precedenti nel campo delle arti sin dai primi del 200 e raggiunse l’apice sotto la signoria di Cosimo e Lorenzo dè Medici detto “Il Magnifico”.

    Firenze ti fa sentire orgoglioso di d’essere italiano, non c’è museo al mondo che non abbia o desideri di avere un ‘opera di un artista fiorentino del rinascimento e pensare che noi, basta passeggiare per la città per trovarsi immersi in un museo dalle sale senza pareti e come tutto… il cielo. Piazza della Signora e la cupola del Brunelleschi, il campanile di Giotto e la casa di Dante, Palazzo Pitti e il giardino di Boboli, Ponte Vecchio e le botteghe artigianali …semplicemente quattro passi in paradiso. Se poi in paradiso ci si vuole rimanere, basta salire a Piazzale Michelangelo alla luce calda del tramonto, Firenze sembra trasformarsi in una tela d’autore. Le pennellate sono quelle dei grandi maestri e le nostre emozioni, un ricordo incredibile.

    PALAZZO VECCHIO

    Monumento di eccezionale importanza artistica e storia, il palazzo è stato nei secoli il centro politico ed il simbolo della città. Sede della Signora nel XV secolo, da cui anche il nome di Palazzo della Signora, nel 1540 con Cosimo I dei Medici divenne dimora della famiglia granducale

    GALLERIA DELL’ACCADEMIA

    È uno dei musei più conosciuti di Firenze, perché ospita famose sculture di Michelangelo, fra cui il celeberrimo David.

    GALLERIA DEGLI UFFIZI

    Iniziata dai Medici nel tardo 500, costituisce oggi la più selezionata pinacoteca italiana, con le opere più rappresentative della nostra pittura. Fra i più celebri pittori esposti: Cimabue, Giotto, Masaccio, Paolo Uccello, Filino Lippi, Botticelli, Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello.

    CAFFÈ

    Piazza della Repubblica e Piazza della Signora sono contornate dai più famosi bar fiorentini. Centro d’incontri per la vita notturna o per piacevoli pomeriggi seduti ad uno dei loro tavolini.

    PONTE VECCHIO

    Indubbiamente il ponte più “prezioso” d’Italia, il ponte Vecchio “è incastonato” di gioiellerie. L’unico ponte risparmiato dai Nazisti, per esplicito volere di Hitler. Durante l’alluvione i proprietari delle botteghe orafe furono gli unici ad essere avvissati dell’imminente disastro, per poter mettere in salvo i loro enormi tesori.

    GIARDINO DI BOBOLI

    Modello per tutti i giardini d’Europa compreso Versailles, il parco viene subito arricchito dalle invenzioni manieriste del Buontalenti (ad esempio la Grotta Grande), dalle fontane e delle statue di Ammannati.

    PALAZZO PITTI

    Il palazzo, residente della famiglia fiorentina Pitti, fu costruito intorno alla metà del secolo XV secondo un progetto tradizionale riferito al Brunelleschi. Un secolo dopo, con l’affermazione del potere mediceo sulla città stabilizzatosi nel 1530 / 1540 con Cosimo dè Medici (ca. 1550) per farne la sua residenza, degna del prestigioso granducale, i lavori di adattamento e di ampliamento del Palazzo e del giardino, furono affidati a Bartolomeo Ammannati (1561).

    IL GENIO DI LEONARDO

    Il nuovo museo permanente di Firenze contiene le più belle e le più grandi macchine del mondo tratte dai codici di Leonardo da Vinci. Sono state costruite partendo dallo studio attento dei disegni di Leonardo, Macchine perfettamente funzionanti come mai prima d’ora.

    IL PERCORSO DEL PRINCIPE

    un percorso di particolare interesse storico ed artistico che si snoda dal Palazzo Vecchio, alla Galleria degli Uffizi, fino ad arrivare a Palazzo Pitti. Il corridoio, costruito dal Vasari, attraversa palazzi, passano sopra i Ponte Vecchio, entra in una chiesa dalla quale il granduca assisteva alle cerimonie per terminare al giardino di Boboli.

  • ZALANDO AMPLIA L’OFFERTA PER IL MERCATO ITALIANO E LANCIA ZALANDO PRIVÉ

    ZALANDO AMPLIA L’OFFERTA PER IL MERCATO ITALIANO E LANCIA ZALANDO PRIVÉ

    ZALANDO AMPLIA L’OFFERTA PER IL MERCATO ITALIANO E LANCIA ZALANDO PRIVÉ

    • zalandoZalando ha lanciato sul mercato italiano il proprio sito di vendite private: Zalando Privé.
    • Attraverso Zalando Privé i clienti avranno accesso a sconti fino al 75{87a6ebfd706b98f868854ef4db7e743910af1d5777d130b3e25eae602e76e663} su oltre 2.500 brand e una varietà di categorie di prodotto che va dalle scarpe, all’abbigliamento, passando per attrezzature sportive e gioielleria.
    • Il lancio va ad ampliare l’offerta per l’Italia e si colloca nella strategia di Zalando volta ad ampliare la gamma di prodotti e servizi, soddisfacendo cosi le diverse esigenze dei consumatori.




    BERLINO, 06 GIUGNO 2016 // Zalando ha lanciato sul mercato italiano il proprio sito di vendite private, Zalando Privé. Grazie al nuovo servizio i clienti italiani potranno accedere a campagne caratterizzate da sconti fino al 75{87a6ebfd706b98f868854ef4db7e743910af1d5777d130b3e25eae602e76e663} su oltre 2.500 brand. La gamma di prodotti disponibile su Zalando Privé include scarpe, abbigliamento e accessori per uomo, donna e bambino, abbigliamento e attrezzature sportive, intimo, articoli per la casa e gioielleria. Ogni giorno saranno disponibili fino a 6 nuove campagne, ciascuna con una durata limitata nel tempo e valida fino a esaurimento scorte. L’acquisto prevede un costo alla consegna di 5,90 euro; l’eventuale reso è interamente gratuito e può avvenire entro 14 giorni dalla consegna del prodotto. I clienti potranno accedere alle offerte attraverso il sito www.zalando-prive.it, di cui è già disponibile una versione ottimizzata per dispositivi mobile, e l’app ufficiale per iOS seguirà a breve. Per il lancio sul mercato italiano, come già avviene per Zalando.it, è stata introdotta la possibilità di pagamento alla consegna.

    “I clienti italiani conoscono bene Zalando.it e amano l’eccezionale assortimento di prodotti inseason. Ora, con l’aggiunta di Zalando Privé, rafforziamo l’offerta per l’Italia proponendo prezzi fortemente ridotti su un catalogo rinnovato quotidianamente, continuando al contempo a focalizzare l’offerta sui migliori brand fashion”, spiega Aldo Costagliola, Regional Leader Italia, Francia e Belgio di Zalando Privé. “Differenziare l’offerta ci permette di avere un focus più distinto su ciascuno dei due shop, e con Zalando Privé saremo in grado di rispondere ancora meglio alle necessità dei clienti più attenti al prezzo”.

    Il servizio analogo, sebbene con il nome di Zalando Lounge, è già disponibile in altri mercati - Germania, Austria, Francia, Paesi Bassi, Belgio, Finlandia, Danimarca, Svezia, Regno Unito e Svizzera - e conta già oltre 8 milioni di utenti registrati. L’integrazione dell’offerta di Zalando Privé va inquadrata all’interno della strategia Zalando, volta ad ampliare la gamma dei prodotti e dei servizi per rispondere a esigenze fashion di carattere distinto.

    “Il lancio di Zalando Privé si colloca perfettamente nella nostra strategia - vogliamo portare sul mercato soluzioni diverse per esigenze diverse. L’offerta va a completare quella di Zalando.it e ci consentirà di rispondere ancora meglio ai desideri dei clienti italiani”, ha commentato Giuseppe Tamola, Country Manager Italia e Spagna per Zalando. “Si tratta inoltre di un modello di business che, come osserviamo in altri mercati, si adatta perfettamente all’uso da mobile. Considerata l’alta affinità dei clienti italiani con il mobile, siamo sicuri che il riscontro sarà positivo”.

    I clienti Zalando possono accedere a Zalando Privé utilizzando il medesimo profilo e le stesse credenziali. I nuovi utenti possono registrarsi gratuitamente alla piattaforma, senza alcun vincolo.

  • La Casa Rossa

    La Casa Rossa

    La Casa Rossa

    Il tipico colore pompeiano: la Casa Rossa.
    Percorrendo a piedi via Giuseppe Orlandi, una delle vie più importanti e belle di Anacapri, ci si imbatte in un edificio che non lascia certo indifferenti. Si tratta di una costruzione dipinta completamente di rosso, non un rosso qualunque, ma quello pompeiano, così diffuso negli scavi archeologici della cittadina.
    dentro-casa-rossaLa Casa Rossa svetta su tutto il resto nel centro storico di Anacapri e si caratterizza per la sua singolarità e piacevolezza: anzitutto, si viene subito colpiti dalle gradevoli ed eleganti finestre bifore, in perfetto stile gotico, ma anche dalle merlature che rendono così bizzarro l’insieme dell’edificio. In effetti, proprio all’interno della casa c’è una torre di forma quadrangolare, posta al centro di un cortile con tanto di portici. A chi si deve una costruzione così particolare? John Clay Mackowen, colonnello della guerra civile americana, nonché ricco cittadino di New Orleans, la celebre città del jazz, si era stabilito in maniera permanente a Capri, dopo essersene innamorato nel suo primo soggiorno. Il suo contributo all’arricchimento architettonico dell’isola fu fondamentale. Il primo abitante della Casa Rossa aveva avuto l’idea di seguire l’esempio di Axel Munthe e cominciò a raccogliere e a custodire con cura e gelosia un numero sempre maggiore di reperti archeologici, trovati nel corso degli anni a Capri. L’eccentricità del colonnello non impedì però lo sviluppo dell’edificio, divenuto nel tempo uno dei più apprezzati dai turisti. Nel 1901, alla morte di Mackowen, tornato provvisoriamente negli Stati Uniti dove fu ucciso, la casa passò di proprietà in proprietà, prima agli eredi del colonnello e poi ad altri personaggi interessati a sviluppare ancora di più la struttura: da circa vent’anni, poi, la Casa Rossa appartiene di diritto alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e il paesaggio di Napoli, la quale ha provveduto a un fondamentale restauro che ha reso ancora più brillante l’edificio, nel suo rosso acceso dal sole, ma soprattutto nei suoi ambienti interni, con esposizioni curiose e stuzzicanti.
    Le esposizioni culturali della Casa Rossa.
    La Casa Rossa è divenuta nel tempo uno dei punti più importanti di tutta Anacapri e dell’intera isola per quel che riguarda la promozione turistico culturale. Ciò è stato reso possibile soprattutto dall’allestimento di una mostra permanente: si tratta di “L’isola dipinta, viaggio pittorico a Capri e Anacapri tra ‘800 e ‘900” ed è come effettuare uno splendido tuffo a ritroso nella storia, visto che si tratta di un patrimonio artistico dal valore straordinario ed eccezionale. Tutti questi disegni a olio e gli acquarelli mettono in luce i luoghi più importanti di tutta Capri, oltre a zone meno conosciute, ma che arricchiscono come i primi, architetture poco note e poco usuali, ma ugualmente preziose, tipici momenti della vita locale nell’isola, le tradizioni quotidiane di un passato che ormai sembra remoto, ma che ci guarda comunque da vicino. I pittori italiani e stranieri trovano ospitalità in questa casa: tra di essi possiamo citare Giordano, Brancaccio, Ferrarini, Reid, Coleman e Hay. Ma non c’è solo ed esclusivamente pittura in questo edificio così particolare; in effetti, anche le statue di origine romana e provenienti dalla Grotta Azzurra, hanno trovato una sistemazione ideale. Il fatto che si trovassero in fondo al mare cristallino della grotta ha fatto sì che gran parte dei particolari e della fisionomia si cancellasse, ma esse appaiono ancora in tutta la loro vivacità, dei veri e propri personaggi in movimento, quasi in procinto di risvegliarsi da un lungo sonno. Gli esempi più significativi in questo senso sono, senza dubbio, il ninfeo di età imperiale, testimonianza tangibile del periodo vissuto dall’imperatore Tiberio a Capri, e le altre statue di divinità greche, elementi fondamentali per comprendere la cultura e la vita di un’epoca lontana.