martedì, Novembre 5, 2024
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Villa Jovis Capri – Villa di Tiberio

Villa Jovis Capri

Una vasta area antica e affascinante: Villa Jovis.

Villa-Jovis-CapriLa Villa di Jovis, edificio conosciuto anche con il nome di “Villa di Tiberio” si fa notare subito nel panorama caprese per le sue dimensioni davvero notevoli: in effetti, essa occupa un’area di ben settemila metri quadrati e si fa fatica anche a immaginare come, ai tempi del suo massimo splendore, fosse addirittura più vasta e ampia. Possiamo però immaginare l’intero splendore della costruzione nella sua struttura originaria: l’intero complesso era articolato intorno a quattro cisterne che venivano utilizzate per la raccolta dell’acqua piovana. Uno degli elementi più interessanti si trovava senza dubbio nella parte meridionale della villa, con il celebre e raffinato “quartiere del bagno”, il quale beneficiò di due fasi di costruzione per la sua completa realizzazione. A uno sguardo d’insieme, l’attenzione e l’occhio del turista verranno sicuramente attirati dalla zona più occidentale, con una gran varietà di locali sfruttati per il lavoro della servitù con le cucine e quant’altro, i magazzini e i due piani, uno sovrapposto all’altro, adibiti ad abitazione privata. Il nome alternativo di Villa Jovis ci fa intendere in maniera chiara anche la sua origine così antica: della residenza in cui era solito riposarsi e condurre alcuni soggiorni l’imperatore Tiberio si possono ancora vedere il vestibolo con il suo pratico terrazzamento che, con tutta probabilità, doveva essere utilizzato con la funzione di splendido belvedere. Ci sono poi due splendide sale che presentano dei graziosi ed eleganti frammenti di tipo pavimentale con pregiati marmi incastonati a mo’ di intarsio. La visita della villa prosegue poi con alcune rampe e gradinate che conducono fino alla lunghissima loggia dell’edificio (oltre novanta metri).
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Le principali attrattive della Villa.

Il lembo estremo a est dell’isola di Capri è letteralmente dominato dal Monte Tiberio e dalla sua villa che svetta in cima, quasi come un naturale proseguimento. È proprio da qui che l’imperatore Tiberio governò in maniera incontrastata l’impero romano, addirittura per undici lunghi anni: la vita quotidiana di Tiberio era piuttosto riservata e solitaria, anche se non mancavano le passeggiate allietate dallo splendido belvedere. Come mai il sovrano aveva scelto proprio tale villa in un’isola così decentrata rispetto al centro dell’impero? Molti storici hanno parlato di una probabile malattia, forse la tubercolosi, che lo affliggeva da lungo tempo: l’aria marina di Capri era stata la cura consigliata per una pronta guarigione. Altri ancora hanno invece azzardato un’ipotesi più politica, con l’imperatore esiliato volontariamente in questi luoghi. Dunque, è abbastanza semplice riuscire a immaginare una villa davvero sfarzosa nelle dimensioni e negli utilizzi, ma anche un sovrano ammalato e rintanato nella sua timidezza e solitudine; ciò nonostante, furono anche eretti altri undici palazzi tutti intorno alla villa, una sorta di piccola cittadella.
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I bagni di Tiberio.

Villa Jovis assumeva i suoi caratteri più brillanti nel corso della stagione estiva. In effetti, Tiberio era solito trasferirsi fino alla costa del Mar Tirreno, in mezzo a quel complesso di costruzioni che oggi viene conosciuto col nome di “bagni di Tiberio” appunto. Qui, il sovrano era solito fare i propri bagni in un’atmosfera da sogno e molto rilassante, visto che gli architetti si erano impegnati al massimo nel creare una struttura che fosse il più confortevole possibile. L’acqua piovana che veniva raccolta nelle cisterne, invece, aveva un uso principale: infatti, si trattava di un liquido preziosissimo, utile per erogare poi acqua pura e potabile nei secoli a seguire fino a quello che è oggi il centro storico dell’isola. La posizione di Villa Jovis è davvero strategica e dalla sua altezza così sublime e gradevole non si può non essere conquistati completamente dal panorama sottostante, con Ischia, Procida, l’azzurrissimo Golfo di Napoli, Sorrento e il Cilento che si perdono a vista d’occhio, una cartolina da imprimere a fondo nel cuore.

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