Autore: Massimo

  • Cosa vedere a … Roma (Italia). 10 cose essenziali

    Cosa vedere a … Roma (Italia). 10 cose essenziali

    Roma , capitale d’Italia, città eterna. Ed ha quasi 3.000 anni di storia. Roma, era il centro del pianeta in antichità, rimane oggi una delle destinazioni più popolari del mondo ed è considerata da molti come una delle città più belle d’Europa . Di seguito una lista dei 10 luoghi più interessanti da visitare a Roma. Come sempre, vorrei ricordare che questa lista è fatta secondo criteri personali e senza un ordine specifico.

    1. Colosseo. Senza dubbio, il grande simbolo dell’Italia. Non resta ancora da dire di questo lavoro spettacolare, che è stato scelto nel 2007 come una delle sette nuove meraviglie del mondo . L’ingresso costa circa € 11 e consente l’accesso alla collina Palatina.
    2. Foro RomanoPalatina e Circo Massimo . Il Palatino è un museo all’aperto. Con 40 metri di altezza, questa piccola collina separa il Foro Romano e il Circo Massimo. Nel Foro Romano, l’ingresso è gratuito, decine di edifici, reliquie e rovine dell’antica Roma vi sono conservati. La visita al Circo Massimo ci consente di avere un’idea di come sia stato il primo e il più grande circo romano, lungo 600 metri. Oggi sono rimaste solo la pista e alcune rovine sparse (visita gratuita).
    3. Città del Vaticano. Secondo la pubblicità di un’agenzia che offre tour privati ​​del Vaticano, “se una persona si fermasse ad ammirare ogni oggetto per 60 secondi, ci vorrebbero 12 anni per vedere tutto”. cosa vedere a romaForse è esagerato, ma serve a illustrare la magnificenza della Santa Sede. Indispensabili sono: San Pietro ‘s Basilica (con la sua imponente cupola e La Pietà ), La Piazza di San Pietro , la Necropoli (scoperta per caso nel 2003 e aperta al il pubblico dal 2006, ospita la Necropoli Vaticana e la vera tomba dell’Apostolo Pietro.) e il Musei Vaticani (degni di nota la Cappella Sistina ).
    4. Pantheon tempio dalla forma circolare dedicato a tutti gli dèi romani. Si ritiene che sia stato costruito per volere dell’imperatore Adriano circa l’anno 125 sulle rovine di un tempio precedente. L’ingresso è gratuito.
    5. Piazza di SpagnaPiazza Navona . Sono le due piazze più famose di Roma. Piazza di Spagna è conosciuta per la imponente scala, che collega la chiesa di Trinità dei Monti con la piazza stessa, dove è posta la Fontana della Barcaccia, disegnata dal Bernini. Piazza Navona, è una scia di opere d’arte (fontane, palazzi, chiese …) segue il percorso di un antico circo romano.
    6. Villa Borghese. Questo parco pubblico di 80 ettari è immerso nella storia di Roma antica. I giardini così come i diversi edifici storici e musei si distinguono. Per € 12 si può visitare la Galleria Borghese, che contiene opere tra Tiziano e Caravaggio.
    7. Fontana di Trevi. Dicono che se lanci una moneta in questa spettacolare fontana barocca (girati di schiena, con la mano destra e sopra la spalla sinistra) un giorno tornerai a Roma. Impossibile non cadere nella tentazione della tradizione in questo luogo mitico e impressionante.
    8. Castillo de San Ángelo. Il Castello di Sant’Angello, vicino al Vaticano e alle sponde del Tevere, riceve i suoi visitatori dal ponte omonimo e già in lontananza permette di vedere la sua maestosità. Adriano lo costruì come mausoleo per la sua famiglia, anche se con il tempo diventò una residenza papale, fortezza, ecc. Oggi è un museo nazionale, che può essere visitato per circa € 6.
    9. Terme di Caracalla. Costruite tra l’anno 212 e il 216, durante il mandato dell’imperatore Caracalla, queste famose terme offrono uno scorcio di quello che un tempo era un importante complesso balneare. L’ingresso costa 6 euro ed è anche valido per visitare la Villa dei Quintili e il Mausoleo di Cecilia Metella.
    10. Via Appia Antica Catacombe di San Callisto . Via Appia Antica fu la prima e più importante strada costruita da Roma. Costruito nel 312 aC, originariamente collegava Roma con Capua (540 km). Oggi si può andare a piedi o in bicicletta parte del suo percorso, che comprende le Catacombe di San Callisto.
  • AirBed

    AirBed

    AirBed

    Piccolo, semplice e veloce da gonfiare

    AirBed
    La nuova moda di questa estate è AirBed con tecnologia Nylon Ristop. Il tessuto Nylon Ripstop è un tessuto leggero, materiale con filatura di nylon che resiste allo strappo e lacerazioni. Oltre agli usi militari, il tessuto Ripstop è anche comunemente utilizzato per attrezzature da campeggio quali tende e coperture esterne di sacchi a pelo. E ‘anche usato per fare ali di deltaplano e parapendio, paracaduti, mongolfiere, vele, aquiloni, bandiere, striscioni e abiti sportivi.
    AirBed lo puoi usare sogli scogli, sulla sabbia, sul prato, in montagna e anche Galleggiante a voi la fantasia di usarlo.

    Come si gonfia AirBed? E molto semplice basta scuoterlo e far entrare l’aria e il gioco è fatto, la durata è di circa 8/12 ore
    Come si sgonfia? Semplicemente aprire la fessura frontale e arrotolare AirBed e senza aspettare che si sgonfia da solo.
    AirBed è fatto di un tessuto resistente e per questo i test hanno riscontrato che riesce a sopportare circa 200 Kg (2/3 persone) , le misure di AirBed sono di 210×100 cm Aperto sgonfio e chiuso sono 17×37 cm con un peso di 1,2 Kg. semplice da portare in montagna e al mare.

    SACCO GONFIABILE ARIA LETTINO MATERASSINO AMACA VACANZE MARE SPIAGGIA RELAX

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    Alleghiamo un video per farvi vedere come di usa AirBad

  • Zanzare modificate geneticamente, per combattere la malaria

    Zanzare modificate geneticamente, per combattere la malaria

    Per le Zanzare è in corso di studio una strategia per arginare la diffusione di una malattia che colpisce oltre 300 milioni di persone l’anno, uccidendone 800.000, adottata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Perugia, dell’Imperial College di Londra e dell’University of Washington a Seattle.
     zanzare
    La terribile malattia in questione è la malaria, causata da un minuscolo ma letale insetto africano: la Zanzara della febbre gialla (Aedes aegypti).
    La strategia da adottare, prevede di ricorrere alla modifica dei geni, sugli esemplari maschi, in cui vengono introdotti appositi geni, i quali alterando lo sviluppo della discendenza, in tempi brevi uccidono le femmine.
    Difatti, i maschi di zanzara modificati con questo “gene killer”, accoppiandosi con femmine non modificate, danno origine ad una nuova generazione in cui i maschi ereditano il gene. In allevamento le zanzare sono in grado di riprodursi a milioni ma il gene killer, entra in azione solo quando queste vengono rilasciate nell’ambiente.
    I ricercatori che stanno studiando il gene killer delle zanzare, sperano di far ridurre drasticamente la popolazione di zanzare, in Africa, riuscendo così a contrastare in maniera efficace la malaria.
    Nella foto in alto si può osservare un esemplare di  Zanzara della febbre gialla; si può riconoscere dalle macchie bianche sulle zampe e da una marcatura a forma di lira sul torace. È originaria dell’Africa, ma il suo areale si è esteso a tutte le regioni tropicali e subtropicali. È in grado di svernare superando anche stagioni invernali molto rigide.
  • Villa San Michele – Capri

    Villa San Michele – Capri

    Villa San Michele Capri

    Una pregevole dimora storica: Villa San Michele.

    Nell’isola di Capri Villa San Michele Capri rappresenta senza dubbio l’unico esempio davvero originale di una dimora dall’incredibile sapore storico, aperta al pubblico tutto l’anno: la sua importanza è notevole, anche perché essa spiega in modo deciso l’influenza che è stata da sempre esercitata dall’isola campana su personalità note e ignote di tutto il mondo.

    Villa San Michele - Capri
    Villa San Michele – Capri

    La collocazione di Villa San Michele è davvero suggestiva, nel versante nord-orientale di Anacapri, a oltre trecento metri di altezza sul livello del mare, ed ha tra le più importanti viste su Capri, la Penisola sorrentina e il Golfo di Napoli. Il suo periodo d’oro, però, è stato quello compreso tra il 1896 e il 1907, quando divenne la residenza del suo creatore svedese, il medico di corte e scrittore Axel Munthe. In passato, tra l’altro, qui sorgeva una delle splendide dodici ville imperiali di origine romana: tali rovine furono conservate con minuzia e puntiglio dallo stesso Munthe e sono visibili ancora oggi nel ridente giardino. Per quel che concerne l’architettura, c’è da dire anzitutto che gli interni e l’elegante collezione di arte antica sono in grado di formare un’esperienza davvero unica e rispecchiano piuttosto fedelmente il gusto romantico e simbolista che all’epoca dominava in lungo e in largo. Da sessant’anni a questa parte Villa San Michele è diventata una proprietà immobiliare che beneficia della cura della Fondazione Stiftelsen San Michele, anch’essa scandinava come il suo più importante proprietario. Sono i mesi estivi quelli più consigliati per una visita di questo spettacolare edificio, dato che è proprio in questa occasione che viene offerto un programma culturale molto ricco e variegato, con concerti di musica di ogni tipo, spettacoli teatrali ed esposizioni artistiche sempre aggiornatissimo.

    Il giardino della villa.

    Villa San Michele - Visuale
    Villa San Michele – Giardino

    Al giorno d’oggi il giardino di Villa San Michele Capri mantiene un fascino unico: la Loggia delle sculture, il lungo pergolato e il fresco Viale dei Cipressi tendono a seguire le idee del suo ideatore, Axel Munthe. Il turista che giungerà in questi ambienti verrà immediatamente immerso nel particolare micro-clima del giardino, una vera e propria selezione accuratissima della locale flora mediterranea che vive in perfetta armonia con piante e alberi che provengono da tutti i continenti del mondo. Pini, palme e piante davvero curiose sono il naturale contorno di questo giardino, il quale può anche vantare specie rarissime e anche estinte in natura ma sopravvissute proprio a Capri. I tulipani, le azalee e le rose donano poi colore al giardino durante tutto l’arco dell’anno. Villa San Michele sembra in questo modo aprire le braccia al cielo e al mare, uno degli effetti scenografici che lo stesso Munthe voleva per la sua dimora, una casa aperta al sole, al vento e alla voce del mare, un locus amaenus di chiaro stampo romano, un luogo dove ristorare lo spirito con le meraviglie provenienti da tutto il mondo.

    Un proprietario eccentrico ma geniale: Axel Munthe.

    Axel Munthe
    Axel Munthe

    La bellezza di Villa San Michele deriva soprattutto dall’inventiva e dalla intraprendenza di Axel Munthe, il principale edificio della costruzione. Munthe fu un uomo dalle molteplici qualità e trascorse gran parte della propria vita a Capri. Fu soprattutto medico e scrittore di fama internazionale. Pregevole è soprattutto la sua opera “La storia di San Michele”, in cui la genesi della villa omonima gioca un ruolo fondamentale. La maggior parte della propria fortuna economica venne investita nei suoi due grandi progetti di vita, vale a dire la costruzione di Villa San Michele e l’aiuto a coloro che stavano peggio di lui in qualità di medico, essendo tra i più apprezzati in questo ruolo, dato che ricopriva l’incarico di dottore personale dell’erede al trono di Svezia, la principessa Vittoria.

  • Segno zodiacale Acquario – Oroscopo

    Segno zodiacale Acquario – Oroscopo

    segno zodiacale Acquario

    Il segno zodiacale Acquario

    Durata: 21 Gennaio – 19 Febbraio
    Posizione nello Zodiaco: dai 300° ai 330°
    Segno: fisso
    Genere: maschile
    Elemento corrispondente: Aria
    Pianeta: Urano

    Caratteristiche

    Il segno zodiacale  Acquario è della fratellanza universale o anche dell’amicizia, dell’abbattimento delle frontiere, dell’amicizia fatta persona, crea dei nativi particolari, eccentrici, dotati di un’intelligenza acuta, speculativa, di una socievolezza sfrontata e di una spiccata capacità in tutte quelle mansioni che richiedono furbizia, acume, prontezza. In realtà esistono poi tantissimi Acquari eccessivi, fanfaroni, che affermano continuamente di aver trovato la pietra filosofale o l’elisir di lunga vita: ma sappiate che tutto gli si perdona perché loro veramente credono a ciò che dicono, come se nel loro individualismo sfrenato pensassero che le loro fantasie divengano automaticamente realtà per il solo fatto che loro le hanno pensate. A volte però è proprio grazie alla loro genialità che l’umanità è progredita, alla loro fede incrollabile in un futuro migliore e alle loro idee rivoluzionarie. sentimentalmente sanno essere caldi ma sono per rapporti di stampo amichevole e anticonformista.

    Simbologia

    Simboleggia la XI Casa nell’oroscopo che rappresenta i rapporti, le relazioni, le amicizie.
    I Planeti nell’ Acquario: Saturno è nel suo domicilio notturno, Urano è nel suo domicilio notturno, il Sole è in esilio, Nettuno è in esaltazione.
    Simbologia stagionale: è l’anticamera della primavera. II seme ha posto le sue radici e la pianta, tramite la linfa che scorre in esse, si appresta a sbucare alla superficie.
    Gli animali: civetta, corvo, anguilla.
    Le piante e i fiori: salice, edera, papavero.
    Profumo: timo
    Pietre: le pietre scure, blu, viola, nere e onice
    Metallo: piombo anche l’uranio e il platino
    Colore: nero
    Giorno fortunato: sabato
    Numero fortunato: 3
    Nazioni, regioni e città del segno: Abissinia, deserto dell’Arabia, Circassia, Lituania, Piemonte, Prussia, Svezia, Tartaria, Unione Sovietica, Westfalia, Brema, Brighton, Amburgo, Ingolstadt, Salisbury, Sidney, Trento.

  • Segno zodiacale Ariete – Oroscopo

    Segno zodiacale Ariete – Oroscopo

    segno zodiacale ArieteIl segno zodiacale Ariete

    Durata: 21 Marzo – 20 Aprile
    Posizione nello Zodiaco: da 0° a 30°
    Segno: cardinale
    Genere: maschile
    Elemento corrispondente: fuoco

    Caratteristiche

    Il nato del segno zodiacale Ariete è vitale, ed è dotato di grande coraggio con cui affronta tutte le situazioni; non è certo un razionale, e spesso si lascia guidare dall’impulsività.
    Possiede un’intelligenza rapida, intuitiva; è un individuo mobile, incostante, a volte umorale, lunatico, specialemte se viene messa in discussione la sua autorità. Come domicilio di Marte, è un segno di guerrieri, uomini politici, condottieri, più che di uomini di pensiero, poiché fondamentalmente credono nel valore dell’azione: nei momenti difficili l’Ariete si butta a capofitto nel lavoro o comunque ‘nell’agire’.

    Simbologia

    Simboleggia la I casa dell’oroscopo che rappresenta la personalità dell’individuo nelle sue forme primordiali. È la sede della vita istintiva e degli slanci incontrollati. Simboleggia anche la nascita e il primo contatto con la realtà circostante che è sempre violento e in qualche modo traumatizzante per la personalità.
    I Pianeti nell’del segno zodiacale ariete: Marte e Plutone sono nel loro domicilio diurno, Venere è in esilio, il Sole è in esaltazione, Saturno è in caduta. Simbologia stagionale: è: l’inizio della primavera, la natura si risveglia e tutto si apre al nuovo ciclo vitale che inizia.
    Gli animali: lupo, gallo, manta.
    Le piante e i fiori: cespugli spinosi, agrifoglio, ginestra.
    Pietre: diaspro verde.
    Profumo: lavanda.
    Metallo: ferro.
    Colore: rosso.
    Giorno fortunato: martedì.
    Numero fortunato: 8.
    Nazioni, regioni e città del segno:
    Germania, Gran Bretagna, Danimarca, Giappone, Palestina, Perù, Polonia, Siria. Brunswick, Capua, Cracovia, Firenze, Marsiglia, Napoli, Padova, Saragozza,Utrecht, Verona.

  • Intolleranze alimentari istruzioni per l'uso

    Intolleranze alimentari istruzioni per l'uso

    Le intolleranze alimentari… Impariamo a conoscerle

    intolleranze alimentariLe intolleranze alimentari sono una reazione infiammatoria che si sviluppa in seguito all’affaticamento dell’intestino e del sistema immunitario.
    Queste inizialmente sono asintomatiche, a differenza dell’allergia, e prevedono una risposta lenta, data dalla assunzione continuativa di un determinato alimento.

    Questa problematica ha origine dalla mucosa intestinale, dove vi è il contatto tra “esterno”(alimenti) ed “interno”(flusso sanguigno).1
    La rottura dell’integrità della mucosa  fa venir meno la sua capacità di barriera, l”intestino si infiamma e si ribella ai cibi “sbagliati” che recepisce come tossine.

    L’intolleranza, rimane silente, fino al raggiungimento del livello soglia, una volta superato questo hanno origine i primi sintomi.
    Tali sintomi possono essere svariati e non sempre limitati all’intestino stesso, a volte questi coinvolgono anche altri organi.
    Spesso si parla di pancia gonfia, flatulenza, diarrea, ma anche dermatiti, afte, cistite e candide recidivanti, possono essere conseguenze di una infiammazione intestinale.
    Le cauase che stanno alla base di questo processo infiammatorio sono molteplici, sicuramente la compromissione della flora batterica intestinale, l’abuso di farmaci e l’alimentazione “scorretta” giocano un ruolo fondamentale in questa partita.

    Soffrire di Intolleranze Alimentari significa avere un intestino non in buone condizioni, e se questo perde la sua capacità di filtro, l’intero stato di salute viene minato.
    È possibile risolvere tale problematica, eliminando gli alimenti “sbagliati”, sfiammando la mucosa intestinale e favorendo il drenaggio delle tossine dagli organi emuntori.

  • Carciofi in padella, in 30 minuti facile e saporita

    Carciofi in padella, in 30 minuti facile e saporita

    Carciofi in padellaOggi vi presento una ricetta veloce i Carciofi in padella,  il mio consiglio è sempre quello di utilizzare prodotti della stagione perchè sono buoni e soprattutto sono saporiti e se poi li prendiamo a Km. zero è ancora meglio.
    Come dicevo prima prepariamo questa ricetta veloce e saporita i carciofi in padella il tempo medio di cottura è di 30 minuti in padella e sono facilissimi da fare, adesso elenco cosa ci occorre:

    Tempo di preparazione

    30 Min

    Difficoltà: bassa
    Ingredienti per la preparazione:

    • 3 Carciofi
    • 1/2 cipolla
    • 1 Aglio
    • Olio
    • Sale
    • 1/2 Bicchiere di vino bianco da cucina

    Preparazione Carciofi in padella:

    Pulite i carciofi eliminando la parte dura delle foglie, dopodiché metteteli a bagno in acqua e limone per circa 30 minuti, in modo che non diventino neri.
    Passata la mezz’ora asciugateli e tagliateli a striscioline sottili, partendo dalla punta e venendo in giù verso il gambo.
    Prendete una padella e metteteci un pò di olio e cominciate a rosolare la cipolla e l’aglio tritati grossolanamente.
    Una volta che sono rosolate per bene metteteci i carciofi, un pò di sale e coprite con un coperchio.
    Dopo circa 5 minuti aggiungete il vino e lasciate cuocere con il coperchio finché i carciofi non saranno cotti ed il vino asciugato (circa altri 20 minuti).

    Dimenticavo quando è il periodo sui volantini o offerte dei supermercati è conveniente comprarli e ricordate consumate prodotti di stagione.

  • Cambio d'acqua automatico con Aquatronica

    Cambio d'acqua automatico con Aquatronica

    ambio d’acqua automatica con Aquatronica – Articolo realizzato da Paolo Viviani

    Per gestire i cambi d’acqua automatici con Aquatronica bisogna avere nel mobile oltre la sump e la vasca di rabocco altre due vasche, una che permette di raccogliere l’acqua tolta e l’altra di contenere l’acqua nuova.

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    Il sistema lavora cosi:

    Se il sensore SO6 indica che non è attivato (Vasca acqua scarto non piena), e il sensore S07 è attivo (Vasca acqua salata piena), la pompa collegata sulla presa C passa in ON per un minuto, nell’istante che la presa C cambia di stato e passa in ON il sistema disattiva la presa B ( presa dedicata al funzionamento dell’osmoregolatore, reintegro acqua osmosi).

    Passato 1 minuto (tempo che ho decidiamo noi) la presa C passa in OFF, il sistema poi resta fermo per 4 minuti (tempo scelto sempre da noi),passato tale tempo la presa D passa in ON sino al raggiungimento del sensore S04 a LIV2 e poi passa a OFF.

    Questa situazione resta per 10 minuti (tempo che ho ritenuto necessario per equilibrare il livello) passato il tempo il sistema riabilita la presa B al suo funzionamento regolare. Questa impostazione  è automatica e con ripetizione ciclica, 1 volta al giorno .

    Passiamo alla stesura del Programma: utilizziamo le sequenze x, y, z. Il primo passo sta nel temporizzare, o meglio, stabilire le ore di funzionamento nelle quali la presa dell’osmoregolatore sarà esclusa, tempo necessario per procedere al cambio.
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    Fatto ciò andiamo passiamo a prelevare l’acqua mediante la pompa collegata sulla presa C alle seguenti condizioni però, il sensore S06 non deve esser attivo perché significherebbe allagar la sump, poiché la vasca di raccolta dell’acqua scartata e collocata nel mobile della Sump, e il sensore S07 è attivo, questo sta a indicare che ho acqua nella vasca dell’acqua salata, collocata sempre nel mobile, il funzionamento della presa C e temporizzato, questo dopo opportuni calcoli ci permette di capire quanta acqua estrar (io per comodità comunque ho installato un rubinetto sulla gomma che porta alla vasca di scarto)

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    Una volta tolta l’acqua, andiamo a reintegrarla, questo e possibile grazie a un’altra pompa collegata sulla presa D, il suo funzionamento e associato al livello della sump sensore S04 (sensore il quale normalmente lavora per l’osmoregolatore ), il suo funzionamento e molto semplice, se il sensore e basso parte la pompa altrimenti non parte, questa condizione di funzionamento funziona per 10 minuti, tempo che ho ritenuto necessario per riequilibrar i livelli.

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    Passato il tempo nel quale ho fermato l’osmoregolatre per fare le operazioni sopra citate, passo a riattivarlo prendendo il suo nomale funzionamento.

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    Questa programmazione e molto elastica e ci permette di cambiar la quantità giornaliera ( in questo caso) o settimanale anche se si vuole, d’acqua che si ritiene più opportuno per la gestione della nostra Vasca.

     

  • Chiesa SS. Annunziata: Muro Leccese

    Chiesa SS. Annunziata: Muro Leccese

    LA STORIA DELLA CHIESA MARIA SS. ANNUNZIATA (Muro Leccese Le)


    “Il solo monumento degno veramente di essere osservato in Muro Leccese è la Chiesa parrocchiale. Non mi si dica esagerato se asserisco che fra le chiese dei piccoli paesi di Terra d’Otranto questa è la più ricca di opere d’arte. Per architettura potrà forse gareggiare con molte sue consorelle, ma per quadri non è, a parer mio, inferiore a nessuna“.

    chiesa muro leccese
    Chiesa SS Annunziata muro leccese

    Così scriveva C. De Giorgi, eminente storico leccese, con ammirazione ed entusiasmo, del nostro monumento.
    Dedicato alla Vergine Annunziata, è a croce latina e misura 30 m. di lunghezza e 18 m. di larghezza

    L’asta della croce è divisa da pilastri in tre navi, ma nonostante le classiche forme corinzie e non pochi spunti decorativi barocchi, risente ormai del gusto rococò.
    Iniziato nel 1680, fu portato a compimento nel 1693 dagli architetti muresi Francesco Milanese e Giovan Battista De Bellis.
    La costruzione venne realizzata in pietra leccese e carparo e con il tetto a falsa capanna.
    Il prospetto, che si affaccia su Piazza del Popolo, appare longitudinalmente diviso in tre ordini, i primi due scanditi da un cornicione aggettante, verticalmente diviso in tre serie, intervallate da finti cubi in corrispondenza delle quattro lesene trinate che corrispondono alla ripartizione delle navate, ove si accede da tre porte, di cui la maggiore si apre sulla facciata, mentre le altre due appaiono rispettivamente ai lati del sacro edificio.

    L’attuale chiesa fu edificata tra il 1681 e il 1693 su un preesistente edificio sacro di dimensioni inferiori. Il progetto è di due architetti muresi:Francesco Milanese e Giovanni Battista De Bellis. È a tre navate e con pianta a croce latina. Sul portale d’ingresso si innalzano due statue raffiguranti la scena dell’Annunciazione. Oltre all’ altare maggiore che proviene dalla chiesa dei Domenicani, vi sono altri sette altari. Di particolare rilievo quello dell’Annunziata, posto nel braccio sinistro del transetto, in cui le tele dell’Annunziata, dell’Immacolata e dell’Assunta e le quattro formelle raffiguranti storie della vita della Vergine si inseriscono in una pregevolissima e ricchissima macchina scultorea. Nel braccio destro del transetto si ammira l’altare dedicato a S. Antonio da Padova del 1714 di buona fattura.
    Questo altare è stato oggetto di uno stupendo restauro nell’anno 2010 e si può ammirare ora in tutto il suo splendore originario.
    La Chiesa dell’Annunziata, per la quantità e la qualità delle tele che accoglie, alcune di enormi dimensioni si può definire una vera e propria Pinacoteca. Vi si trovano, infatti, opere di alcuni tra i più importanti pittori salentini del ‘700. Oltre al murese Liborio Riccio, (1720-1785) vi hanno lavorato tra gli altri Serafino Elmo da Lecce (1696-1722) e Aniello Letizia.

    Di Liborio Riccio è il capolavoro “La Cacciata dei mercanti dal Tempio” sul retrospetto. Dello stesso artista il “Sacrificio di Abramo”, (braccio destro del transetto), la “Presentazione dei pani e del vino fatto da Melchisedek ad Abramo nel ritorno dalla vittoria contro i Re d’Oriente (braccio sinistro del transetto). Di Serafino Elmo, invece, sono le due tele raffiguranti “Davide danza durante il trasporto dell’arca” e “Eliodoro cacciato dal tempio” posti rispettivamente sulle pareti sinistra e destra del coro. Martirio di S.Oronzo e conversione di S.Oronzo nel retroprospetto. Nella zona dell’attuale battistero è visibile una tela di Donato Antonio D’Orlando (Nardò 1562-1622 ca.) raffigurante San Giovanni Battista. Sempre del D’Orlando sono le due tele collocate nella sacrestia, rappresentanti una “Madonna con Bambino tra S. Giovanni Battista e S. Francesco D’Assisi” e un “Perdono d’Assisi”.