I Valori dell'acqua di un acquario marino tropicale

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Guida all’allestimento di un acquario marino tropicale – 4.0 – I Valori dell’acqua

4.0 – I Valori dell’acqua

I valori dell’acqua nell’acquario marino. Premetto che non parlerò in questo capitolo di nozione chimiche complesse, in quanto essendo una guida dedicata a chi si approccia a questo mondo cercherò di essere il più semplice e conciso possibile. Distinguerò quindi in due diverse sezioni questa parte, questo per cercare di essere più schematico e spero più chiaro, dunque  divideremo i valori dell’acqua che riguardano gli inquinanti con quelli invece che riguardano le caratteristiche fondamentali che dobbiamo verificare di frequente per la salute dei nostri coralli e pesci.

INQUINANTI
ORGANICO
Per organico intendiamo tutte quelle sostanze rilasciate sia dai pesci che dai coralli che dal tutto quello che introduciamo in vasca, insomma tutte quelle sostanze che possiamo definire rifiuto. L’organico, che vista la sua composizione, logicamente non si può misurare con nessun test, attraverso processi aiutati anche da animali detritivori in prima istanza che rendono tale materiale particolato  e da batteri in seconda istanza, in parte e ribadisco solamente in parte diventa ammoniaca e ammonio.

Panoramica
AMMONIACA (NH3) AMMONIO(NH4)

Sostanze che vengono  rilasciate direttamente dai pesci, o che derivano dalla trasformazione di materiale organico. Sostanze altamente tossiche per qualsiasi tipo di animale  che non devono essere rilevate in acquario se non nei primissimi giorni di vita di un acquario e cioè nei primissimi giorni di maturazione. Rilevabili con test a reagente.

NITRITI (NO2)
Sono prodotti tramite la trasformazione dell’ammonica e dell’ammonio ad opera di un ceppo di batteri. Sono come l’ammoniaca altamente tossici e quindi il loro valore in acquario deve essere non rilevabile e quindi 0. Sono rilevabili tramite test a reagente. Normalmente sono presenti in un acquario all’inizio della fase di maturazione, quando ancora il processo di nitrificazione non è avvenuto e il ciclo dell’azoto non è completo.
anteprima
NITRATI (NO3)
Sono il prodotto finale della nitrificazione da parte dei batteri, sono rilevabili tramite test a reagente. Non sono tossici come i nitriti e l’ammoniaca ma vengono tollerati in base alle caratteristiche degli animali, i pesci ad esempio potrebbero tollerare anche percentuali altissime fino a 30 ppm per brevi periodi. Sono uno dei fattori scatenanti delle alghe, quindi riuscire a mantenere prossimo allo zero questo valore, ci consentirà di non avere esplosioni algali.(almeno derivanti da questo valore). Per avere dei nitrati bassi occorre avere un rapporto pesci/litri corretto, delle ottime rocce vive, non sovralimentare pesci e coralli, ed effettuare cambi d’acqua con la giusta frequenza. Come dicevo essendo uno dei fattori scatenanti della proliferazione algale in presenza di molte alghe potremmo avere valore 0, perché sono assorbiti dalla alghe stesse.(chiaramente il sistema acquario non riesce a smaltire i nitrati e dobbiamo porre rimedio). I nitrati sono la parte iniziale del processo di denitrificazione cioè quel processo che trasforma i nitrati in innocuo azoto gassoso che viene liberato nell’ambiente. Quindi un acquario ben gestito, sia attraverso un processo di denitrificazione stabile, sia attraverso una rapporto pesci/litri ottimale riesce ad ottenere un valore prossimo allo zero.
Pseudocheilinus Hexataenia - Gennaio 2010
FOSFATI (PO4)

I fosfati sono un altro prodotto della materia organica dopo vari processi di trasformazione. Purtroppo al contrario dei nitriti non vi è alcun processo di denitrificazione, quindi tendono ad accumularsi in vasca. Il nostro alleato più forte in questa lotta è lo skimmer che tende ad eliminarli, oppure come visto nella parte del reattore di kalkwasser, l’acqua calcarea tende a farli precipitare sul fondo (ma non ad eliminarli). Ci possono aiutare anche le resine apposite per la rimozione dei fosfati.
Vengono rilevati attraverso test a reagente ma ancor meglio attraverso fotometro, molto più affidabile dei comuni test, almeno di quelli non professionali.
Purtroppo una percentuale alta di fosfati inibisce la crescita dei coralli duri, quindi se vogliamo allevare questo tipo di coralli dobbiamo cercare di avere un valore prossimo allo zero. Come per i nitriti solo una corretta gestione e allestimento della vasca fa sì di avere un valore prossimo allo zero.
I PARAMETRI FONDAMENTALI PER UN ACQUARIO MARINO
Per allevare in maniera ottimale i nostri coralli dobbiamo verificare e controllare periodicamente vari elementi. In verità ve ne sarebbero numerosi, alcuni di questi chiamati elementi minori (iodio, boro, stronzio etc etc.) sono difficilmente misurabili e quindi volutamente in questa sede tralasciati. Ci soffermeremo sulla famosa triade (calcio-magnesio-alcalinità)  e sul Ph e la salinità.(questi ultimi due importanti anche per i pesci).
Anthias Squamipinnis
Anthias Squamipinnis

CALCIO
Uno degli elementi fondamentali per la crescita dei coralli. Un acquario stabile e con molti coralli duri ha un elevato consumo di calcio. Occorre settimanalmente controllare tale valore per tenerlo stabile. Valori da 400 a 450 mg/l vengono considerati ottimali. Si rileva attraverso test a reagente.
MAGNESIO
Il magnesio cosi come il calcio ricopre un ruolo fondamentale nella vita dei coralli. In mare c’e’ una concentrazione di magnesio molto alta che dovremmo anche quindi avere in acquario di circa 1300 mg/l. Cosi come per il calcio si rileva attraverso test a reagente. La misurazione è consigliata ogni settimana.
KH O ALCALINITA’
Fondamentale in un acquario marino in quanto parte dello scheletro dei coralli, inoltre un valore corretto di Kh ci permette di avere il Ph stabile. Il range di valori considerati ottimali va da 7,°KH a 9° KH. Cosi come per il calcio si rileva attraverso test a reagente. La misurazione è consigliata ogni settimana.
PH
Questo valore oltre che per i coralli risulta importante anche per allevare i pesci. Valore che come sapete indica l’acidità o basicità di qualsiasi soluzione.
Valore 7 di ph indica una soluzione neutra, al di sotto abbiamo una soluzione acida, al di sopra abbiamo una soluzione basica. In mare abbiamo un ph di circa 8,2/8,4, cosa che dovremmo riprodurre in vasca. Dovremmo stare attenti anche all’abbassamento notturno che può avere il ph a causa della mancata fotosintesi prodotta dalla luce dunque dovremmo porre dei rimendi eventualmente il ph di notte scenda di molto. Come detto nel capito del reattore di calcio anche quello strumento ci potrebbe dare dei problemi per quanto riguarda l’abbassamento del ph.
SALINITA’
Parametro dell’ acqua assolutamente fondamentale per la vita sia dei pesci che dei coralli e per tutti i processi chimici all’interno del acquario.
Il valore deve essere intorno al 35 {87a6ebfd706b98f868854ef4db7e743910af1d5777d130b3e25eae602e76e663}0, è sempre in relazione alla temperatura tanto che lo strumento ideale per misurare la salinità è un rifrattometro ottico con compensazione della temperatura che in assoluto vi consiglio come strumento lasciando perdere quelli più economici ma meno precisi.
Come ultima accortezza dobbiamo stare attentissimi agli sbalzi repentini di salinità, testando più volte l’acqua che prepariamo per i cambi, o comunque misurandola settimanalmente in acquario.
Consiglio per risparmiare
Quali test e quale marca? se per la triade anche i test più economici potrebbero andar bene, per gli inquinanti se vogliamo dei valori realistici dovremmo andare su test di qualità e quindi costosi.
Panoramica
Indice
0.0 – Premessa
1.0 – La Vasca
2.0 – Il Mobile
3.0 – La Tecnica
3.1 – L’Illuminazione
3.2 – La Sump
3.3 – Lo Schiumatoio
3.4 – La risalita
3.5 – Il Movimento
3.6 – Temperatura e Osmoregolazione
3.7 – Reattore di Calcio
3.8 – Reattore di Kalkwasser
4.0 – I Valori dell’acqua
5.0 – Metodi di Gestione
5.1 – Metodo Berlinese
5.2 – Metodo DSB
5.3 – Metodo Balling
5.4 – Metodo a Riproduzione Batterica
6.0 – L’Avvio e la Maturazione
7.0 – Cambi d’Acqua e Manutenzione
Guida realizzata da Fabrizio Ercolani.

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