venerdì, Aprile 19, 2024
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I migliori robot da cucina sul mercato: suggerimenti e informazioni

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Mentre alcuni anni fa, il marchio Vorwek e il suo ormai famoso Bimby erano soli, senza concorrenza nel mercato dei robot da cucina, oggi diversi produttori vogliono condividere la parte del leone come planetaria kenwood. In questo sito ti propongo di scoprire tutte le sue nuove alternative, di solito offerte ad un prezzo molto più attraente del Bimby e con così tante caratteristiche. Quindi sto parlando qui dei vantaggi di un Robot Multifunzione, come sceglierlo e come usarlo.

Come scegliere il tuo robot da cucina?

Se hai il budget necessario, allora prendi direttamente un robot molto completo che ci consentirà di raggiungere assolutamente tutto ciò che vogliamo. Se il nostro budget è limitato, dovremo scegliere e decidere in base alle nostre esigenze. Il numero di persone della tua famiglia ti aiuterà prima a rivolgersi a un prodotto che offre una ciotola più grande o più piccola. Una capacità di 1,5 Litri sarà sufficiente per 2 o 3 persone, ed è da 2,5 o 3 Litri che puoi cucinare tutti i piatti per 4 persone.
offerta-robot-da-cucina-artisan-kitchenaidQuindi devi verificare alcuni criteri per assicurarti di avere un buon robot. La potenza del motore è ovviamente un criterio importante. Più forte è il motore, più resistente sarà e ti permetterà di impastare pasta compatta o di mescolare cibi solidi con maggiore facilità.
Devi anche assicurarti che il tuo robot permetta le funzionalità che desideri veramente. Non tutti i robot di cottura impastano, altri mescolano solo le erbe, ma non il ghiaccio o le noci, alcuni hanno un piccolo cestello per il vapore, mentre altri consentono di cucinare su più piani, ecc. Se hai già alcuni elettrodomestici e utensili a casa, salterai alcune opzioni e favorirai gli altri.
Il fornello dovrebbe essere il più facile da usare possibile. Altrimenti esiterai ad usarlo ed è necessariamente un peccato che un dispositivo di questo prezzo rimanga nella sua confezione o che si sporchi il piano di lavoro. Deve essere facile da gestire e gestire. Se sei un principiante, favorisci un robot che viene fornito con un libro di cucina adattato al modello, è il modo migliore per cucinare quasi come uno chef in fretta.
Ovviamente le dimensioni del robot sono importanti, non deve occupare tutto lo spazio sul piano di lavoro ed è adatto alla tua cucina. Infine, dovremo necessariamente guardare all’estetica. Un prodotto che costa così tanto deve necessariamente piacerci un po ‘, soprattutto perché sarà molto spesso in vista e diventerà quindi un oggetto di decorazione a pieno titolo.

I vantaggi di un robot da cucina

Il primo vantaggio di un robot da cucina è che ci permette di cucinare con grande successo molto rapidamente. È davvero lo strumento che semplifica la vita dei cuochi esperti e consente ai principianti di progredire immediatamente. In effetti, seguendo le ricette adattate al tuo robot, ci riesci di sicuro. Sorprendi la tua famiglia o gli ospiti dalle tue prime ricette e probabilmente ne rimarrai sorpreso.
Quindi è un dispositivo che ti fa risparmiare tempo. La cottura è veloce e non è necessario utilizzare diversi dispositivi per mescolare, mescolare, cucinare, ecc. Quindi risparmi tempo ad ogni passaggio e anche durante la pulizia. Inoltre, durante la cottura, non è necessario stare davanti alla stufa, è programmato in modo che la cottura si arresti al momento giusto e tu possa occuparti di te mentre aspetti.
Poiché il robot è multifunzionale, sostituisce molti dispositivi, il che consente di risparmiare spazio. Ovviamente è ancora imponente su un piano di lavoro, ma i tuoi armadietti svuoteranno molti utensili che non utilizzerai più.

Come usare un robot da cucina

Il primo passo sarà sempre quello di seguire le istruzioni nel manuale e di tenere in considerazione i passaggi di sicurezza per la chiusura del coperchio o l’avvio dell’apparecchio. Ogni modello avrà un diverso sistema di apertura di blocco.
Prenderà quindi in considerazione la modalità di programmazione e i vari passaggi per cambiare gli accessori. Alcuni robot sostengono che cambiamo gli accessori in preparazione, altri hanno ingressi multipli, gli accessori sono posizionati all’inizio della programmazione e si susseguiranno automaticamente.
Aggiungerà semplicemente gli ingredienti quando il robot lo recluterà e lascerà girare il tempo necessario. È davvero un assistente di cucina che lavora in modo molto indipendente e seguendo i passaggi delle ricette adattate al tuo robot, quindi è quasi impossibile non vederlo.
Naturalmente, tutti i dispositivi sono diversi e alcuni richiedono più attenzione di altri, la programmazione sarà anche più complessa su alcuni modelli e particolarmente semplice su dispositivi diversi. Generalmente, almeno per i robot che presentiamo su questo sito, troverete suggerimenti per l’uso, oltre a nuove ricette sui siti dei produttori o, a volte, su siti di terze parti progettati dagli utenti.

Consigli

Tutti i dispositivi che ho testato e che troverai in questo sito sono modelli relativamente affidabili. Alcuni meno di altri, ma nel complesso sono buoni robot da cucina. Se i prezzi ti spaventano, sappi che non troverai un robot da cucina ad alte prestazioni e una buona qualità inferiore a 250 €. Questo è davvero il prezzo più basso e su questo tipo di modello non avrai la stessa funzionalità o la stessa velocità di preparazione.
Non rivolgerti a marchi cinesi a 100 €, il cui design spesso sembra molto serio, ma la qualità del motore e degli utensili è ancora pessima. Non sarai in grado di fare nulla o quasi tutto e il robot si romperà in meno tempo di quello che serve per dirlo. I produttori seri garantiscono i loro prodotti circa 2 anni, è importante assicurarsi e controllare la chiusura della garanzia.
https://www.robotmultifonction.it

Storia ed evoluzione del frullatore

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Il frullatore, così come tanti altri elettrodomestici come la lavatrice, il forno ecc.. è ormai parte integrante ed elemento inseparabile nelle nostre cucine. Difficilmente riusciamo a concepire una cucina senza frullatore, è come se avessimo una tendenza (vista la sua enorme utilità) a credere che “sia sempre esistito”.
Ma ovviamente non è così, come tutti gli altri elettrodomestici, il frullatore ha una sua storia, è nato da un’intuizione di una persona ed ha vissuto negli anni molte evoluzioni.

Frullatore che cuoce
 
La sua invenzione e scoperta la dobbiamo a due persone in particolare, la prima è Poplawski, proprietario della Stevens Elettric, che negli anni venti del secolo scorso ideò una specie di miscelatore, il blender. La Stevens Elettric venne poi rilevata dalla Oster Manufacturing nel 1946 che commercializzava questo strumento con il nome di Osterizer .
Un signore di nome Fred Osius nel frattempo applicò delle modifiche al Blender, creando il primo vero prototipo di frullatore così come lo conosciamo oggi. Con l’aiuto del musicista Fred Waring che finanziò il progetto, venne prodotto e commercializzato il Miracle Mixer nel 1937 dalla Waring Products.
Lo strumento conquistò subito la simpatia e la fiducia delle casalinghe di tutto il mondo creando un vero e proprio boom di vendite, soprattutto con l’avvento della televisione nel 1949, dove fu realizzato uno spot di 30 minuti su questo prodotto (in quel momento chiamato Vita-Mix), e questo gli permise di avere un successo commerciale notevole.
Ovviamente dalla metà del secolo scorso ad oggi le evoluzioni tecnologiche subite da questo fantastico elettrodomestico sono state molteplici (basti pensare che i primissimi modelli erano manuali), ma in realtà è rimasto sostanzialmente invariato nella sua funzione di base, ossia: frullare, montare o impastare differenti ingredienti mescolati fra loro.

Frullatore ad immersione

Oggi addirittura abbiamo i modelli ad immersione, quelli che funzionano senza coperchio (frullatori ad immersione), i robot da cucina (che non sono altro che un’evoluzione estrema del frullatore), la possibilità di impostare diverse velocità ecc.. ma lo scopo di base e la funzionalità è ancora la stessa concepita dai suoi ideatori del secolo scorso.
Il frullatore si è poi successivamente affermato in maniera assoluta dal punto di vista commerciale, oggigiorno ad esempio non manca mai nella lista nozze, e già solo questa cosa ci fa capire quanto lo consideriamo importante ed utile. Si è addirittura affermato in campo scientifico, ad esempio in microbiologia e in scienze alimentari. E’ utilissimo per creare frullati, frappè, per passare le verdure (che spesso ai bambini allo stato naturale non piacciono..), per mescolare frutta, per fare torte, per preparare pappe per i bambini ecc ecc.
E’ molto utilizzato negli ultimi anni anche dagli appassionati di fitness e frequentatori di palestre per creare frullati con proteine in polvere per avere un’alimentazione particolarmente equilibrata, per perdere peso e molto altro. In questo sito proponiamo una panoramica completa sul frullatore, le tipologie, il suo utilizzo e selezioniamo per voi le migliori proposte del web di vendita online frullatori, liberamente consultabili.
https://www.robotmultifonction.it

Torta alla Robiola. Un break goloso per un pomeriggio invernale

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Gli ingredienti

– 100 gr. di burro
– 250 gr. di biscotti secchi
– 3 uova + albume
– 200 gr. di robiola
– 3 cucchiai di farina
– 150 gr. di zucchero
– 2 bustine di vanilina
– 2 confezioni di panna da cucina

La preparazione

Tritate finemente i biscotti secchi e nel frattempo far sciogliere il burro a bagnomaria.
Aggiungere poi un albume e il burro ai biscotti mescolando bene l’impasto.
Mettere la carta da forno in una tortiera oppure imburrarla e metterci del pane grattugiato.
Intanto che il burro è ancora caldo, mettere l’impasto dentro la tortiera.
È necessario schiacciarlo bene e fargli i bordi; mettere poi in frigorifero.
Aggiungere i due tuorli a quello precedentemente rimasto, la robiola, lo zucchero e la vanilina.
Mescolare bene, facendo attenzione che non si formino dei grumi. Aggiungere poi la farina passandola in un colino e poi la panna, ricordatevi di mescolare sempre bene.

Nel frattempo montare 3 albumi a neve e unirli al resto, amalgamando bene tutti gli ingredienti. Togliere la tortiera dal frigo e versarvi dentro la crema formata.
Mettere in forno, precedentemente riscaldato a circa 180° e lasciarla fino a quando non si formerà una crostina sulla crema.
Se lo si desidera si può guarnire a piacere con una marmellata alla frutta o del cioccolato.
Servire fredda.

Castelli romani cosa vedere – intorno a Roma

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Castelli romani cosa vedere per una gita fuori porta

Castelli romani cosa vedere – I Castelli Romani sono un insieme di paesini che si trovano poco distanti dalla città di Roma. La particolarità di queste terre è che per la maggior parte sono composte da aree vulcaniche. I Castelli Romani vengono suddivisi in tre zone: Tuscolana, Appia e Lanuvina.

La Storia dei Castelli Romani – Colli Romani

Castelli romani cosa vedere
Scorcio Castel Gandolfo

I Castelli Romani sono ricchi di storia e di arte. Durante le visite guidate, vengono illustrati i vari cambiamenti che sono avvenuti durante i secoli. La storia dei Castelli Romani ha inizio con l’Impero Romano. Dopo la sua caduta, nel medioevo, furono teatro di molteplici scontri e guerre. Solo nel 500 ebbero una rinascita, con l’abbellimento delle strutture da parte dei signori del posto. Questo florido periodo non durò a lungo, infatti ci furono nuove guerre che sconvolsero l’equilibrio creatosi in quegli anni. Subito dopo questi violenti scontri, verso la metà dell’800, ci fu una nuova ripresa, grazie anche alla costruzione di linee ferroviarie. Tutto ciò portò ad un’affluenza di turisti provenienti da ogni parte del mondo. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, i Castelli Romani furono nuovamente attaccati e tutto ciò che era stato costruito, fu distrutto. Solo nel dopoguerra ci fu una rinascita definitiva, grazie anche all’agricoltura e alla produzione di vino, rendendoli, anche oggi, uno dei luoghi più floridi del posto.

Monumenti e luoghi storici da visitare

I Castelli Romani sono ricchi di monumenti e luoghi di interesse da visitare. Durante le visite è possibile ammirare Palazzo Colonna, costruito sulla Rocca Orsini, tutt’oggi incompiuto; Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, costruito da Carlo Maderno, e residenza dei Gandolfi; Palazzo Savelli, che si trova sull’Appia, fu distrutto ed oggi restano solo da ammirare le due torri, che si trovavano nella parte posteriore del castello. Tra i monumenti da visitare, ci sono anche molte fontane. La Fontana degli Scogli, costruita da Carlo Fontana, situata al centro di Piazza Mazzini. La Fontana di Piazza San Pietro, costruita nel 1600 come accompagnamento all’omonima Cattedrale. La Fontana Monumentale di piazza Cairoli, fu costruita nella metà del 600 accoppiata ad un’altra, che però venne distrutta durante gli scontri bellici. Tra le più importanti troviamo la Fontana dei quattro Mori, nota per il “miracolo del vino”, che puntualmente si festeggia ogni anno durante il periodo della vendemmia. La fontana del Tritone è quella più affascinante e caratteristica per le sue meravigliose sculture. I Castelli Romani hanno un territorio ricco di reperti archeologici. Le Rovine di Tusculum furono residenza dei conti di Tuscolo, i quali costruirono numerose ville, di cui oggi possiamo ammirare solo rovine. Sulla sommità del Monte Cavo, all’inizio del 900, vennero riportate alla luce le rovine del Tempio di Giove Laziale, un tempo usato come santuario. Durante gli scavi archeologici, sono stati rinvenuti anche resti risalenti alla Preistoria. Tali resti vengono conservati nel Museo Civico Oreste Nardini, e vengono considerati patrimonio storico e culturale. I Castelli Romani ospitano anche sagre e feste. La più importante, detta “l’infiorata”, si tiene a Genzano di Roma. E’ una delle più antiche del paese ed ha avuto inizio verso la fine del ’700.

Romanews | le notizie della diocesi di Roma

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Romanews, dalla Diocesi alla città

Romanews, Fede e Cultura, Concorso Premi. Sono solo alcune delle categorie  informazione del sito www.Radiopiu.eu dove quotidianamente si fa luce, tramite programmi radiofonici e articoli sul web, sugli eventi riguardanti la diocesi e la città di Roma.

romanews
Radionews per la Diocesi di Roma

In primo piano le notizie su Papa Francesco e sul suo vicario generale per la Diocesi di Roma, monsignor Angelo De Donatis. Spazio poi alla Pastorale familiare, all’Azione Cattolica e alla Caritas di Roma, alle rubriche di approfondimento su fede e spiritualità tra cui “Voci di Donne bibliche”, “Il Gioco dell’Amore”, “Appunti di Morale” e le “Parole della Misericordia” che vantano della presenza di alcuni nomi celebri come quelli di Robert Cheiab, scrittore e docente di Teologia, e di monsignor Marco Frisina, direttore del Coro della Diocesi di Roma.
In onda, poi, quotidianamente un giornale radio con particolare attenzione agli eventi promossi dalle parrocchie della Diocesi di Roma e dalle associazioni (tra cui Acli di Roma e Unitalsi). Ma anche una rassegna stampa sulla base dei principali quotidiani della città che offre un panorama completo di quanto accaduto in città. Tutti i programmi, in diretta sui canali RadiopiuRock e RadiopiuClassica, sono fruibili anche sul sito in formato mp3.

Romanews ultime notizie a portata di click

Romanews ultime notizie e non solo, dunque, a portata di click. Diversi gli eventi, sia sulla città che sulla diocesi di Roma, finora, raccontati via web e via radio a partire dal 2015. Dal Giubileo straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco, fino alle consacrazioni episcopali, pochi giorni fa, dei nuovi vescovi ausiliari di Roma.
Un’attenzione particolare è stata riservata, in questi tre anni, alle visite pastorali del Pontefice nelle chiese di Roma, ai “Venerdì della misericordia”, senza tralasciare il convegno diocesano e le ultime notizie dalla città (rintracciabili nella sezione Romanews del sito), con informazioni di servizio e di pubblica utilità. Sempre, dunque, con uno sguardo alle buone notizie, sulla scia del “comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo” più volte ribadito e richiesto agli operatori della comunicazione e ai giornalisti dallo stesso Papa Francesco. Così uno spazio non poteva che essere riservato alla cultura con le mostre, gli eventi, e tutto ciò che concerne le bellezze storico-artistiche di Roma.

Romanews e non solo

Radiopiù non si esaurisce solo in Romanews. Lo scorso anno è stata lanciata anche la categoria dei concorsi a premi per coinvolgere maggiormente i parrocchiani e accrescere il legame tra arte e fede. Si è partiti, riscuotendo un grande successo di pubblico, da “Cantate Inni con Arte”, festival dedicato ai cori della parrocchie della diocesi di Roma. Durante la durata del concorso i coristi in gara hanno avuto l’opportunità di essere ospiti in trasmissione, e di raccontare ai microfoni di Radiopiù la loro esperienza. Coloro che hanno passato la selezione si sono esibiti, invece, nella serata finale trasmessa in diretta sui due canali e sulla pagina facebook della radio.
È già on line il bando per partecipare alla seconda edizione. Intanto, si sta pensando a un nuovo concorso, che riguarderà la fotografia, dal titolo “Scatta in Parrocchia”.

Catania città – Cosa vedere a Catania

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La Città Catania e le cose da vedere

La città Catania fu costruita proprio ai piedi del vulcano Etna, che ebbe un ruolo importante nella storia della città. Dopo l’eruzione dell’Etna nel 1669 la città fu coperta di cenere e lava. Catania città è stata infine ricostruita in vita, ma in nessun modo ordinario. Gli architetti hanno utilizzato il rock vulcanico per la costruzione, dando ai nuovi edifici il loro tono di colore nero reale. Gli edifici sono stati ricostruiti in stile barocco con molte strade eleganti e accoglienti e cattedrali sofisticate. Infatti, le guide turistiche stimano che ci siano circa 200 attrazioni e monumenti a Catania, e non solo nel centro della città. E, naturalmente, c’è un’eterna rivalità tra CataniaPalermo in un campo turistico.

Catania città
Immagine di Catania città

Cosa vedere a Catania città

Inizia la tua passeggiata dalla piazza centrale – piazza del Duomo, all’incrocio di tre strade principali – Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi e via Etnea. Il Duomo stesso è un’alta cattedrale barocca, dedicata a Sant’Agata, patrona di Catania. La cattedrale è di un meraviglioso colore turchese che cambia tonalità a seconda della luce del sole. Il centro della piazza è segnato dalla fontana dell’Elefante, il simbolo di Catania. È circondato da bellissimi palazzi , uno più bello dell’altro, con una delle uscite che portano a un mercato alimentare piuttosto grande. Prenditi il ​​tempo per viziarti con la varietà di formaggi freschi e olive!

La Cattedrale di Sant'Agata, a Catania.
La Cattedrale di Sant’Agata, a Catania.

Catania città è perfetta per escursioni a piedi, poiché la maggior parte dei suoi monumenti si trovano a breve distanza l’uno dall’altro. Dalla piazza principale, è possibile raggiungere rapidamente il Teatro Massimo Bellini , il Palazzo Reburdone , la chiesa di Badia di Sant’Agata, la Fontana di Amenano, il Castello Ursino e molti altri monumenti storici e culturali.

Catania cenni storici

Catania-teatro-bellini-interno
Catania teatro bellini interno

Dal castello Ursini, attraversando la strada di Giuseppe Garibaldi e seguendo Vittorio Emanuele II, arriverete in piazza San Francesco d’Assisi . Relativamente piccolo, è evidenziato da un monumento del Cardinale Dumet – la grande figura della chiesa del sud italiano, che era stata canonizzata negli anni ’90. Da non perdere la chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata ( XVIII secolo), e via Crocifieri , una delle più belle strade di Catania, che porta alla chiesa e al convento di San Benedetto – l’elegante complesso barocco , dove è possibile vedere chiaramente la roccia vulcanica colorata utilizzata nella costruzione. Odeon e il teatro romano sono a pochi passi, in via Teatro Greco. Camminando per pochi minuti lungo le strade, in direzione di Piazza Dante , vedrai una straordinaria chiesa di San Nicolò l’Arena , completamente diversa dal barocco catanese.
La chiesa fu costruita nel 19 ° secolo da un aristocratico tedesco – Von Valterschausen. Da lì, se sei disposto a scendere verso la piazza centrale, prendi la via Antonio di Sangiuliano , la pittoresca strada che ti porterà in via Etnea , dove potrai fare shopping e trattenere il respiro vedendo la Regina Etna in L’orizzonte.
Fortunatamente o no, l’Etna non è raggiungibile a piedi dalla città, ma puoi dedicare una giornata a visitarla con uno dei tanti autobus turistici disponibili presso le agenzie di viaggio locali. Il trasporto pubblico può solo portarti alla funicolare che sale, ma non ti raccomanderei di salire sull’Etna senza una guida esperta. Se stai visitando Catania nel bel mezzo dell’estate, ricorda che fa abbastanza freddo lassù, quindi hai bisogno di un buon paio di comode scarpe da trekking chiuse e di vestiti da escursionismo caldi.
Tuttavia, l’Etna è difficile da perdere completamente in quanto domina il paesaggio e conferisce a Catania questa atmosfera misteriosa e unica, che ti fa venir voglia di cogliere ogni giorno!

Cosa vedere a … Roma (Italia). 10 cose essenziali

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Roma , capitale d’Italia, città eterna. Ed ha quasi 3.000 anni di storia. Roma, era il centro del pianeta in antichità, rimane oggi una delle destinazioni più popolari del mondo ed è considerata da molti come una delle città più belle d’Europa . Di seguito una lista dei 10 luoghi più interessanti da visitare a Roma. Come sempre, vorrei ricordare che questa lista è fatta secondo criteri personali e senza un ordine specifico.

  1. Colosseo. Senza dubbio, il grande simbolo dell’Italia. Non resta ancora da dire di questo lavoro spettacolare, che è stato scelto nel 2007 come una delle sette nuove meraviglie del mondo . L’ingresso costa circa € 11 e consente l’accesso alla collina Palatina.
  2. Foro RomanoPalatina e Circo Massimo . Il Palatino è un museo all’aperto. Con 40 metri di altezza, questa piccola collina separa il Foro Romano e il Circo Massimo. Nel Foro Romano, l’ingresso è gratuito, decine di edifici, reliquie e rovine dell’antica Roma vi sono conservati. La visita al Circo Massimo ci consente di avere un’idea di come sia stato il primo e il più grande circo romano, lungo 600 metri. Oggi sono rimaste solo la pista e alcune rovine sparse (visita gratuita).
  3. Città del Vaticano. Secondo la pubblicità di un’agenzia che offre tour privati ​​del Vaticano, “se una persona si fermasse ad ammirare ogni oggetto per 60 secondi, ci vorrebbero 12 anni per vedere tutto”. cosa vedere a romaForse è esagerato, ma serve a illustrare la magnificenza della Santa Sede. Indispensabili sono: San Pietro ‘s Basilica (con la sua imponente cupola e La Pietà ), La Piazza di San Pietro , la Necropoli (scoperta per caso nel 2003 e aperta al il pubblico dal 2006, ospita la Necropoli Vaticana e la vera tomba dell’Apostolo Pietro.) e il Musei Vaticani (degni di nota la Cappella Sistina ).
  4. Pantheon tempio dalla forma circolare dedicato a tutti gli dèi romani. Si ritiene che sia stato costruito per volere dell’imperatore Adriano circa l’anno 125 sulle rovine di un tempio precedente. L’ingresso è gratuito.
  5. Piazza di SpagnaPiazza Navona . Sono le due piazze più famose di Roma. Piazza di Spagna è conosciuta per la imponente scala, che collega la chiesa di Trinità dei Monti con la piazza stessa, dove è posta la Fontana della Barcaccia, disegnata dal Bernini. Piazza Navona, è una scia di opere d’arte (fontane, palazzi, chiese …) segue il percorso di un antico circo romano.
  6. Villa Borghese. Questo parco pubblico di 80 ettari è immerso nella storia di Roma antica. I giardini così come i diversi edifici storici e musei si distinguono. Per € 12 si può visitare la Galleria Borghese, che contiene opere tra Tiziano e Caravaggio.
  7. Fontana di Trevi. Dicono che se lanci una moneta in questa spettacolare fontana barocca (girati di schiena, con la mano destra e sopra la spalla sinistra) un giorno tornerai a Roma. Impossibile non cadere nella tentazione della tradizione in questo luogo mitico e impressionante.
  8. Castillo de San Ángelo. Il Castello di Sant’Angello, vicino al Vaticano e alle sponde del Tevere, riceve i suoi visitatori dal ponte omonimo e già in lontananza permette di vedere la sua maestosità. Adriano lo costruì come mausoleo per la sua famiglia, anche se con il tempo diventò una residenza papale, fortezza, ecc. Oggi è un museo nazionale, che può essere visitato per circa € 6.
  9. Terme di Caracalla. Costruite tra l’anno 212 e il 216, durante il mandato dell’imperatore Caracalla, queste famose terme offrono uno scorcio di quello che un tempo era un importante complesso balneare. L’ingresso costa 6 euro ed è anche valido per visitare la Villa dei Quintili e il Mausoleo di Cecilia Metella.
  10. Via Appia Antica Catacombe di San Callisto . Via Appia Antica fu la prima e più importante strada costruita da Roma. Costruito nel 312 aC, originariamente collegava Roma con Capua (540 km). Oggi si può andare a piedi o in bicicletta parte del suo percorso, che comprende le Catacombe di San Callisto.

AirBed

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AirBed

Piccolo, semplice e veloce da gonfiare

AirBed
La nuova moda di questa estate è AirBed con tecnologia Nylon Ristop. Il tessuto Nylon Ripstop è un tessuto leggero, materiale con filatura di nylon che resiste allo strappo e lacerazioni. Oltre agli usi militari, il tessuto Ripstop è anche comunemente utilizzato per attrezzature da campeggio quali tende e coperture esterne di sacchi a pelo. E ‘anche usato per fare ali di deltaplano e parapendio, paracaduti, mongolfiere, vele, aquiloni, bandiere, striscioni e abiti sportivi.
AirBed lo puoi usare sogli scogli, sulla sabbia, sul prato, in montagna e anche Galleggiante a voi la fantasia di usarlo.

Come si gonfia AirBed? E molto semplice basta scuoterlo e far entrare l’aria e il gioco è fatto, la durata è di circa 8/12 ore
Come si sgonfia? Semplicemente aprire la fessura frontale e arrotolare AirBed e senza aspettare che si sgonfia da solo.
AirBed è fatto di un tessuto resistente e per questo i test hanno riscontrato che riesce a sopportare circa 200 Kg (2/3 persone) , le misure di AirBed sono di 210×100 cm Aperto sgonfio e chiuso sono 17×37 cm con un peso di 1,2 Kg. semplice da portare in montagna e al mare.

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Alleghiamo un video per farvi vedere come di usa AirBad

Zanzare modificate geneticamente, per combattere la malaria

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Per le Zanzare è in corso di studio una strategia per arginare la diffusione di una malattia che colpisce oltre 300 milioni di persone l’anno, uccidendone 800.000, adottata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Perugia, dell’Imperial College di Londra e dell’University of Washington a Seattle.
 zanzare
La terribile malattia in questione è la malaria, causata da un minuscolo ma letale insetto africano: la Zanzara della febbre gialla (Aedes aegypti).
La strategia da adottare, prevede di ricorrere alla modifica dei geni, sugli esemplari maschi, in cui vengono introdotti appositi geni, i quali alterando lo sviluppo della discendenza, in tempi brevi uccidono le femmine.
Difatti, i maschi di zanzara modificati con questo “gene killer”, accoppiandosi con femmine non modificate, danno origine ad una nuova generazione in cui i maschi ereditano il gene. In allevamento le zanzare sono in grado di riprodursi a milioni ma il gene killer, entra in azione solo quando queste vengono rilasciate nell’ambiente.
I ricercatori che stanno studiando il gene killer delle zanzare, sperano di far ridurre drasticamente la popolazione di zanzare, in Africa, riuscendo così a contrastare in maniera efficace la malaria.
Nella foto in alto si può osservare un esemplare di  Zanzara della febbre gialla; si può riconoscere dalle macchie bianche sulle zampe e da una marcatura a forma di lira sul torace. È originaria dell’Africa, ma il suo areale si è esteso a tutte le regioni tropicali e subtropicali. È in grado di svernare superando anche stagioni invernali molto rigide.

Villa San Michele – Capri

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Villa San Michele Capri

Una pregevole dimora storica: Villa San Michele.

Nell’isola di Capri Villa San Michele Capri rappresenta senza dubbio l’unico esempio davvero originale di una dimora dall’incredibile sapore storico, aperta al pubblico tutto l’anno: la sua importanza è notevole, anche perché essa spiega in modo deciso l’influenza che è stata da sempre esercitata dall’isola campana su personalità note e ignote di tutto il mondo.

Villa San Michele - Capri
Villa San Michele – Capri

La collocazione di Villa San Michele è davvero suggestiva, nel versante nord-orientale di Anacapri, a oltre trecento metri di altezza sul livello del mare, ed ha tra le più importanti viste su Capri, la Penisola sorrentina e il Golfo di Napoli. Il suo periodo d’oro, però, è stato quello compreso tra il 1896 e il 1907, quando divenne la residenza del suo creatore svedese, il medico di corte e scrittore Axel Munthe. In passato, tra l’altro, qui sorgeva una delle splendide dodici ville imperiali di origine romana: tali rovine furono conservate con minuzia e puntiglio dallo stesso Munthe e sono visibili ancora oggi nel ridente giardino. Per quel che concerne l’architettura, c’è da dire anzitutto che gli interni e l’elegante collezione di arte antica sono in grado di formare un’esperienza davvero unica e rispecchiano piuttosto fedelmente il gusto romantico e simbolista che all’epoca dominava in lungo e in largo. Da sessant’anni a questa parte Villa San Michele è diventata una proprietà immobiliare che beneficia della cura della Fondazione Stiftelsen San Michele, anch’essa scandinava come il suo più importante proprietario. Sono i mesi estivi quelli più consigliati per una visita di questo spettacolare edificio, dato che è proprio in questa occasione che viene offerto un programma culturale molto ricco e variegato, con concerti di musica di ogni tipo, spettacoli teatrali ed esposizioni artistiche sempre aggiornatissimo.

Il giardino della villa.

Villa San Michele - Visuale
Villa San Michele – Giardino

Al giorno d’oggi il giardino di Villa San Michele Capri mantiene un fascino unico: la Loggia delle sculture, il lungo pergolato e il fresco Viale dei Cipressi tendono a seguire le idee del suo ideatore, Axel Munthe. Il turista che giungerà in questi ambienti verrà immediatamente immerso nel particolare micro-clima del giardino, una vera e propria selezione accuratissima della locale flora mediterranea che vive in perfetta armonia con piante e alberi che provengono da tutti i continenti del mondo. Pini, palme e piante davvero curiose sono il naturale contorno di questo giardino, il quale può anche vantare specie rarissime e anche estinte in natura ma sopravvissute proprio a Capri. I tulipani, le azalee e le rose donano poi colore al giardino durante tutto l’arco dell’anno. Villa San Michele sembra in questo modo aprire le braccia al cielo e al mare, uno degli effetti scenografici che lo stesso Munthe voleva per la sua dimora, una casa aperta al sole, al vento e alla voce del mare, un locus amaenus di chiaro stampo romano, un luogo dove ristorare lo spirito con le meraviglie provenienti da tutto il mondo.

Un proprietario eccentrico ma geniale: Axel Munthe.

Axel Munthe
Axel Munthe

La bellezza di Villa San Michele deriva soprattutto dall’inventiva e dalla intraprendenza di Axel Munthe, il principale edificio della costruzione. Munthe fu un uomo dalle molteplici qualità e trascorse gran parte della propria vita a Capri. Fu soprattutto medico e scrittore di fama internazionale. Pregevole è soprattutto la sua opera “La storia di San Michele”, in cui la genesi della villa omonima gioca un ruolo fondamentale. La maggior parte della propria fortuna economica venne investita nei suoi due grandi progetti di vita, vale a dire la costruzione di Villa San Michele e l’aiuto a coloro che stavano peggio di lui in qualità di medico, essendo tra i più apprezzati in questo ruolo, dato che ricopriva l’incarico di dottore personale dell’erede al trono di Svezia, la principessa Vittoria.