Le nuove regole del lavoro pubblico nella riforma brunetta

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Riforma Brunetta

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il decreto di attuazione della ´riforma Brunetta´ (D.Lgs. 150/09) entra nella sua operatività. Molte le novità del decreto che modifica le regole del lavoro pubblico in direzione di un rafforzamento dei poteri e delle responsabilità della dirigenza nella guida del cambiamento. Tra i capitoli di maggior rilievo: la strumentazione per la misurazione delle performance, il più stringente legame tra produttività e incentivi, la riforma della contrattazione e del rapporto tra legge e contratto, il rafforzamento degli strumenti disciplinari.
Il decreto legislativo 150/2009 consente alle amministrazioni pubbliche di organizzare il proprio lavoro in un’ottica di miglioramento continuo. A questo fine, è prevista l’introduzione di un ciclo generale di gestione della performance. Per produrre un miglioramento tangibile e garantire una trasparenza dei risultati, il ciclo di gestione della performance offre alle amministrazioni un quadro di azione che realizza il passaggio dalla logica dei mezzi (input) a quella dei risultati (output ed outcome). Per facilitare questo passaggio, il decreto definisce le seguenti azioni: Le amministrazioni redigono un Piano triennale di performance, nel quale vengono elencati gli obiettivi strategici e quelli operativi, nonché le azioni specifiche di miglioramento. L’obbligo di fissare obiettivi misurabili e sfidanti su varie dimensioni di performance (efficienza, customer c/o Ministero per i Beni e le Attività Culturali – 00186 Roma – Via del Collegio Romano, 27 Tel. 06 6723 2348 – 2889 Fax. 06 6785 552 – [email protected] – www.unsabeniculturali.it 2 satisfaction, modernizzazione, qualità delle relazioni con i cittadini), costituisce una delle sfide della riforma, perché mette il cittadino al centro della programmazione (customer satisfaction) e della rendicontazione (trasparenza); Annualmente, le amministrazioni presentano una relazione sui risultati conseguiti, evidenziando gli obiettivi raggiunti e motivando gli scostamenti, il tutto nel rispetto del principio di trasparenza che implica il coinvolgimento di cittadini e stakeholders in momenti di incontro chiamati “le Giornate della Trasparenza”; Una correlazione forte tra performance delle organizzazioni e performance dei dirigenti e dei dipendenti. In sintesi, non si possono avere amministrazioni scarse e dirigenti e dipendenti eccellenti. È importante rilevare che il decreto prevede che gli obiettivi possano essere assegnati anche a più dipendenti, in modo tale da garantire uno spirito di coesione ed un lavoro di squadra laddove i processi amministrativi coinvolgono più strutture all’interno di una stessa amministrazione. A sostegno di questo nuovo concetto, la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche predisporrà ogni anno una graduatoria di performance delle singole amministrazioni statali su almeno tre livelli di merito, in base ai quali la contrattazione collettiva nazionale ripartirà le risorse premiando le migliori strutture e alimentando una sana competizione.

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